"Non è uno sport per donne"

L’esperienza delle Giovinette prima squadra di calcio femminile nata a Milano nel 1933 e subito sciolta

Non molti anni fa giocare a calcio era considerato sconveniente per una donna. Lo dimostra la storia delle "Giovinette", prima squadra di calcio femminile nata a Milano nel 1933, in pieno regime fascista. Le "Giovinette" giocavano per passione ma quando, dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Coni, si costituirono come una vera squadra, dovettero scontrarsi con i pregiudizi e la mentalità dell’epoca che voleva le donne relegate al ruolo di moglie e madre.

Nonostante giocassero con un’ampia gonna-pantalone e a porte chiuse, con tempi ridotti rispetto agli uomini e sempre con un portiere maschio, il Gruppo femminile calcistico di Milano fu sciolto quasi subito. Il calcio era uno sport di contatto, prevedeva movimenti che scoprivano parti del corpo, inoltre colpi e cadute potevano compromettere la capacità riproduttiva delle giocatrici.

L’esperienza delle "Giovinette" ebbe vita breve ma la loro passione e la loro intraprendenza rappresentano ancora un esempio per tutti coloro che lottano contro discriminazioni, ingiustizie, stereotipi e pregiudizi.