Il nuovo centro polivalente di Bassa, che sta (ri)sorgendo dall’ex-scuola materna, potrebbe essere aperto il mese prossimo. Nelle prossime settimane, parallelamente, il Comune si attiverà per individuare il gestore della nuova struttura. Lo ha anticipato il sindaco Simona Rossetti, che proprio nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo in loco insieme ai tecnici comunali per fare il punto sullo stato d’avanzamento di un cantiere che in questi anni ha talvolta evidenziato difficoltà non previste ed imprevedibili. Anche l’alluvione del novembre 2023 ha contribuito a dilatare i tempi: a seguito dell’evento alluvionale, si è reso necessario prevedere in corso d’opera ed in via sostanzialmente precauzionale una serie di opere collaterali inizialmente non previste (approvate dalla giunta comunale nei mesi scorsi). Il grosso sembrerebbe tuttavia alle spalle, giunti a questo punto.
"Stiamo per restituire a tutta la comunità quello che per me rappresenta davvero un bel recupero, un vero esempio di rigenerazione urbana – ha confermato a tal proposito Rossetti, dettando i tempi – in questo mese lavoreremo anche alla progettazione per la gestione in modo da organizzare poi l’apertura, mi auguro, nel mese di febbraio".
Un progetto di riqualificazione da ben oltre un milione di euro complessivo diviso in due lotti (con i costi aumentati nell’immediato post-Covid a causa del caro-materiali, per una situazione riscontrata praticamente in tutta Italia e non solo) a seguito dell’intesa siglata qualche anno fa tra la parrocchia di Santa Maria Assunta e il Comune con l’atto di costituzione di usufrutto dell’immobile per un trentennio anni.
L’idea alla base dell’intervento resta quello di ridare vita ad un edificio dismesso ormai da tredici anni: era infatti il 2012 quando la scuola chiuse e da allora non ha di fatto più riaperto. Il progetto prevede la riutilizzazione dei locali e la trasformazione dell’immobile in un centro polifunzionale, che possa fungere anche da luogo di aggregazione per la frazione di Bassa. Ed incrociando le dita, il cantiere sembrerebbe finalmente in dirittura d’arrivo.