REDAZIONE EMPOLI

Nuove costruzioni e riuso. Dalla viabilità alle opere. Il piano intercomunale trasforma il territorio

C’è tempo fino al 29 aprile per le osservazioni prima dell’ok definitivo. Dal ponte sull’Arno fino alle stazioni da potenziare: ecco i progetti. .

Nuove costruzioni e riuso. Dalla viabilità alle opere. Il piano intercomunale trasforma il territorio

Come sarà il Nord Empolese del domani? Del terzo e quarto decennio del ventunesimo secolo? In questa veste, c’è da chiederci come sarà anche Vinci, la patria di Leonardo del domani, territorio che è sotto la lente d’ingrandimento del mondo come il vicino Chianti (che per la zona Colli Fiorentini interessa anche Montelupo). Ce lo dice il piano strutturale intercomunale appena adottato dai Comuni della stessa Vinci, Empoli, Cerreto Guidi, Capraia e Limite e Montelupo Fiorentino. Possibili osservazioni fino al 29 aprile prima dell’approvazione definitiva. Intanto, il piano - strumento molto complesso così come viene definito dalle rispettive giunte - è chiaramente a disposizione dei cittadini e delle imprese. Dunque: è vero che non si esclude la possibilità di nuove costruzioni, ma si punta al ‘riuso’ di quanto di costruito c’è già. Si gioca la carta del recupero di volumi di aree dismesse (ne abbiamo già alcuni esempi a Montelupo). Si aggiungeranno arterie, questo sì, però si dice d’altro canto che sarà meglio puntare sulla mobilità con mezzi pubblici.

In primo luogo la ferrovia anzi le ferrovie, visto che comunque le stazioni di Empoli e Montelupo Capraia sono servite pure dalla linea Firenze-Siena. Tra le arterie, lo sappiamo, è ai blocchi di partenza (sospirati) la costruzione del nuovo ponte tra Limite sull’Arno e Fibbiana, con collegamento alla Ss67 Tosco Romagnola e alla Fi-Pi-Li. Come detto, nuove costruzioni non sono escluse ma con massima attenzione alle preliminari indagini geologiche. Disastri più o meno recenti - in primis l’alluvione del 2 novembre ma anche le tante frane intercorse nel passato sulle colline - hanno insegnato parecchio (ovviamente le indagini del piano vanno ben oltre addietro l’alluvione). Sappiamo a ogni modo che - per il turismo e per le imprese - la viabilità del nord Empolese è un nervo scoperto: si parla espressamente di "miglioramento" dei collegamenti "in senso ortogonale" vale a dire verso il Montalbano (strade provinciali 43, 13 e 112), in relazione alle arterie del fondovalle.

Viene confermato il nuovo tracciato bypass tra la strada regionale 436, strada regionale Francesca, e la Provinciale 31 Traversa di Cerreto Guidi, in prossimità dell’abitato di Stabbia. Ovviamente confermato il ponte Limite-Fibbiana. Ciò rientra anche in un contesto di miglioramento della viabilità di accesso alla zona più cittadina se vogliamo, cioè Empoli e la riva nord, Spicchio Sovigliana. Si parla quindi del raddoppio ferroviario della Empoli-Siena, e del potenziamento delle stazioni di Empoli e soprattutto Montelupo Capraia, al centro da ultimo di ampie discussioni per la frequenza di atti vandalici. Poi sì, c’è l’ambiente: piste ciclabili, percorsi trekking, il turismo ’slow’ che ormai prende più del 20% del totale, l’avere ‘in casa’ i colli cari a Leonardo cioè il Montalbano con il suo impareggiabile crinale… A proposito, i Comuni hanno appena rinnovato l’adesione al cammino della Via Medicea fino al 2026. Fa tutto parte delle previsioni del piano. Ambiente vuole dire - si spiega - altresì tutela del Padule di Fucecchio.

Andrea Ciappi