REDAZIONE EMPOLI

Nuovi vasi attraverso gli scarti Così la plastica rivive. E aiuta anche l’ambiente

L’azienda Revet mette a punto il progetto sperimentale per il riciclo degli imballaggi. L’ad Scappini: "Si abbattono le emissioni di anidride carbonica equivalente del 75%".

Nuovi vasi attraverso gli scarti Così la plastica rivive. E aiuta anche l’ambiente

La fase di progettazione, e di primi importanti risultati, era già stata presentata circa un mese fa a Pistoia in occasione di un convegno con tutti i massimi esperti ed esponenti del settore vivaistico ma, adesso, la filiera di Revet per il riciclo degli imballaggi in plastica e la stampa dei nuovi vasi sta procedendo spedita. Il progetto si chiama ’Da vaso a vaso’ ed è stato messo a punto in maniera sperimentale proprio dalla Revet, azienda che ha la sua sede a Pontedera e che è operativa anche a Empoli nella zona industriale del Terrafino.

L’iniziativa è stata presentata in maniera ufficiale nei giorni scorsi anche alla fiera ’Ecomondo’ di Rimini. Qualche numero? All’interno del sistema di riciclo degli imballaggi regionali in plastica, col "granulo Revet" ci sono già duemila tonnellate di vasi su un totale di 15mila prodotte ogni anno. Da qui se ne aggiunge un altro migliaio che deriva dagli scarti che provengono dal distretto vivaistico ornamentale pistoiese con cui Revet ha stretto questo accordo per poter poi rifornire i vivaisti con importanti benefici su più piani. "In questo modo possiamo creare un’innovazione di prodotto e di filiera oltre che un preciso modello di economia circolare che vede tutti insieme dalla stessa parte: le imprese, l’ambiente e le industrie del settore – afferma l’ad di Revet, l’empolese Alessia Scappini –. Ci sono dati importanti da mettere in evidenza a questo proposito: i vasi prodotti con questo sistema consentono di abbattere l’impronta di carbonio, ovvero le emissioni di anidride carbonica equivalente, del 75% rispetto ai vasi vergine. Così si ha una maggiore integrazione territoriale, sapendo anche che l’energia utilizzata per le operazioni di riciclo in Revet è autoprodotta da fonti rinnovabili".

Non solo: con il riciclo dei vasi e degli altri scarti si arriva anche a un recupero di materiale di almeno l’80%. Di fronte a questa strada già tracciata, ci sarà da capire come l’intero settore ’verde’ della piana pistoiese andrà a mettere a terra questa fase sperimentale: sicuramente ci sarà una strada specifica per i vivai più grandi, che hanno una capacità di raccolta più alta al proprio interno avendo maggiori spazi. Mentre per i più piccoli l’idea è quella di poter pensare a un centro unico per tutti, una vera e propria isola ecologica. "C’è da implementare la linea in più di depurazione dei vasi – conclude l’ad Alessia Scappini –

facendo un nuovo investimento

con una modifica di autorizzazione in Regione: solo a quel punto si potrà produrre l’atteso granulo con lo scarto dei vivaisti".

Saverio Melegari