L’approvazione a metà gennaio scorso del Piano regionale dell’economia circolare da parte della Regione Toscana ha confermato l’importanza, anche a livello regionale, che riveste l’impianto che verrà costruito al Terrafino dedicato appunto al trattamento di rifiuti di vetro urbani. Quello di Vetro Revet, infatti, è uno degli impianti che nel piano regionale per quanto riguarda, appunto, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti figura fra gli impianti in via di autorizzazione. Ma a che punto sono i lavori? Nei giorni scorsi, il Comitato Trasparenza per Empoli attraverso una nota scritta, ha evidenziato che gli sono pervenute "molte segnalazioni riguardo ai picchetti per inizio lavori che sono visibili nei terreni adiacenti a Zignago Vetro e confermiamo che i lavori in fase di avvio si riferiscono alla nuova sede di Vetro Revet". "Riguardo al nuovo impianto Revet – aggiungono dal Comitato – questo rappresenta un importante contributo del nostro territorio al nuovo piano regionale rifiuti, portando beneficio al ciclo di riciclo del vetro nonché alla contigua Zignago Vetro, ma che presenta comunque anche delle potenziali criticità sulle quali tutti quanti dovremo mantenere adeguata attenzione. Quest’ultime riguardano la gestione dell’incremento del traffico di mezzi pesanti e soprattutto riguardo alle emissioni odorigene e di polveri, che da progetto dovrebbero essere nulle rispetto all’attuale impianto Revet posto in Via VIII Marzo, dal quale invece arrivano notevoli odori soprattutto nei periodi caldi dell’anno. Confidiamo in una corretta e puntuale supervisione e monitoraggio di Arpat, Asl e Comune, affinché quanto dichiarato da Revet Vetro venga attuato puntualmente a tutela dei vicini abitati che già sono provati dalle maleodoranze prodotte delle attività insalubri presenti nella zona". Preoccupazioni legittime, ma, forse, premature, visto che le attività in corso in questi giorni non sono per l’avvio dei lavori di costruzione dell’impianto, ma di altra natura. Come già specificato nel piano regionale dell’economia circolare, l’iter autorizzativo per l’impianto non è concluso. Dalla direzione dell’azienda di riciclo del vetro, inoltre, si precisa che l’attuale cantiere non è relativo all’impianto, bensì a lavori di messa in sicurezza del terreno su cui l’impianto sorgerà. I lavori avviati – fanno sapere inoltre da Vetro Revet – servono a eliminare il rischio idraulico in relazione al terreno e a mettere il sito in condizione di consentire la costruzione una volta che l’iter autorizzativo sarà concluso. Con quali tempi? Difficile fare previsioni, perché stabilire limiti e prescrizioni per l’impianto è un compito che spetta all’amministrazione comunale di concerto con l’Arpat. Finché questo processo non sarà concluso, il cantiere del nuovo impianto non sarà avviato.
Francesca Cavini