Nuovo incontro fra Comune e proprietà

A Castelfiorentino, si avvicina la conclusione del Piano di riqualificazione dell'area ex-Shelbox, con la realizzazione di un nuovo polo produttivo e una scuola di formazione. L'opera da 15 milioni di euro dovrebbe essere completata entro il 2025.

Nuovo incontro fra Comune e proprietà

A Castelfiorentino, si avvicina la conclusione del Piano di riqualificazione dell'area ex-Shelbox, con la realizzazione di un nuovo polo produttivo e una scuola di formazione. L'opera da 15 milioni di euro dovrebbe essere completata entro il 2025.

Nei prossimi mesi verrà portato a termine il Piano in adozione, terminando così l’iter burocratico previsto in casi del genere. E già la prossima settimana, in previsione di questo ’step’, dovrebbe tenersi un nuovo incontro fra l’amministrazione comunale guidata da Francesca Giannì (nella foto) e la proprietà per fare il punto della situazione. Sono gli ultimi passaggi in ordine cronologico relativi alla riqualificazione dell’area ex-Shelbox, con l’ex-sindaco Alessio Falorni che, da privato cittadino, non ha resistito pochi giorni fa alla tentazione di documentare dall’esterno lo stato attuale di un’operazione avviata sotto la sua legislatura.

Secondo il progetto, il lavoro porterà alla realizzazione di un nuovo polo produttivo, di una scuola di formazione professionale e di altre attività nell’area industriale nella quale fino ad un decennio fa operava l’azienda impegnata nella realizzazione di case mobili. Un intervento da circa 15 milioni di euro complessivi, portato avanti da una cordata di imprenditori, riguardante un’area di circa 80mila metri quadrati. Vi nascerà, vale la pena ricordarlo, un nuovo complesso composto da un’azienda di assemblaggio. E’ prevista inoltre anche la costruzione di una scuola di formazione specializzata in meccanica, per offrire nuovi sbocchi a chi è alla ricerca di un’occupazione, mentre a completare il lotto ci sarà una porzione della superficie in questione a destinazione commerciale. Si partirà dalle demolizione di parte delle attuali volumetrie dismesse, per poter poi procedere alla costruzione. E per quanto concerne le tempistiche, l’obiettivo resta quello di chiudere l’opera nel corso del 2025.