
EMPOLI L’aumento è costante. Ogni anno i cittadini che si rivolgono al pronto soccorso continuano a crescere. Il servizio dovrebbe dare...
EMPOLI
L’aumento è costante. Ogni anno i cittadini che si rivolgono al pronto soccorso continuano a crescere. Il servizio dovrebbe dare risposte, in primis, ai codici considerati di massima urgenza o comunque di gravità tale da dover essere trattati con immediatezza. Purtroppo il pronto soccorso continua ad essere la principale interfaccia anche per i codici di urgenza minore che, teoricamente, troverebbero risposte anche sulla rete territoriale: medici di famiglia, continuità assistenziale, i nuovi Pir (punti di intervento rapido). Un po’ per scarsa conoscenza delle strutture alternative, un po’ per abitudine, un po’ perché in ospedale si possono avere risposte immediate 24 ore su 24, i cittadini continuano a privilegiare il pronto soccorso ogniqualvolta si manifesta un problema di salute. Ecco che i numeri lievitano di anno in anno. Nel solo trimestre 2025 sono già 16.370 gli accessi registrati. La metà sono codici in priorità 3: ovvero di urgenza differibile, che entro 60 minuti devono essere presi in carico. A seguire ci sono i codici 4, urgenza minire, che possono rimanere in attesa fino a due ore. Elevato anche il numero dei codici 5 – ben 1.009 – per i quali non c’è alcuna urgenza. Sono infine 1.451 i codici 2, ovvero di urgenza differibile (15 minuti il tempo di attesa) e 224 i pazienti arrivati in pronto soccorso in emergenza (priorità 1) con accesso immediato alle cure. Confrontando gli ingressi di questo primo trimestre con quelli dello stesso periodo dello scorso anno l’incremento è di +2%. Rispetto a due anni fa di +4%.
i.p.