
"La scintilla fu l’alluvione del ‘66. Da riparatore di auto mi ritrovai a sistemare strumenti di bordo e segnatempo rimasti sotto l’acqua. Lì qualcosa è scattato". L’anno successivo Alino Mancini ha cominciato a lavorare al pubblico come artigiano riparatore di orologi, allargandosi poi nel tempo anche alla vendita e all’oreficeria. Il primo negozio, a Vinci; la passione per lancette e rotelle da "rimettere al loro posto" è sempre stata una questione di famiglia. Una storia di passione lunga più di 50 anni che ha portato la gioielleria, oggi in via Segantini, a diventare un punto di riferimento non solo per Empoli ma per tutta l’Italia. Non capita di rado infatti, che il mastro orologiaio Alino Mancini venga contattato da lontano per portare a termine delle vere e proprie ’missioni impossibili’.
"La parte affascinante del mio mestiere? Capire come si deve agire, qual è il difetto, ed intervenire". Con pazienza e precisione "che sono la base del mestiere - confessa Mancini - E quando non si arriva in fondo, bisogna mettere l’oggetto da parte e riprendere il giorno dopo a mente lucida. Intuire la meccanica è frutto dell’esperienza". Il rapporto col tempo, per chi con il ticchettio degli orologi ci lavora da una vita, è del tutto privilegiato. "Ho 86 anni, il tempo mi passa e non me ne accorgo", dice col sorriso il titolare dell’attività, portata avanti insieme alla figlia Rossella e alle nipoti Linda e Martina. Tradizione e nuove idee, il mix vincente. Mancini non potrebbe essere più orgoglioso della terza generazione. "Non bastano i grandi sorrisi col cliente, anche se la gentilezza è alla base. Bisogna saper ascoltare chi si rivolge a noi e accontentarlo nelle richieste. Dargli sicurezza. Anticipare le novità ed essere all’avanguardia. Sono fiero di poter trasmettere il mio sapere a Linda e a Martina. Sono cresciute qui dentro ed averle con me è stato un vero colpo di fortuna. Nel settore è raro trovare continuità. Il sogno?Che non abbiano bisogno di me".
Y.C.