Fucecchio (Firenze), 30 maggio 2021 - L’ospedale San Pietro Igneo è Covid free e dal 3 giugno potrà riprendere le attività ordinarie. Già da qualche giorno, infatti, il presidio di Fucecchio non registrava più nuovi ingressi di pazienti colpiti dal virus della pandemia. Il calo dei contagi e contestualmente quello dei ricoverati ha permesso di iniziare le procedure di riconversione della struttura che per mesi ha ricoperto il ruolo di preziosa ‘stampella’ per il San Giuseppe di Empoli, insieme all’ospedale Degl’Infermi di San Miniato. Il San Pietro Igneo, trasformato in ospedale low care, è stato in grado di garantire fino a 34 posti letto Covid di cure intermedie, mentre il presidio di San Miniato ha fatto fronte all’emergenza sanitaria con 16 postazioni.
Dato il ridotto numero di pazienti resteranno a disposizioni soltanto alcuni posti nella struttura sanminiatese per poi iniziare, anche in questo caso, il processo di riconversione. La struttura fucecchiese nella prima ondata, in particolare, ha dato un determinante supporto alle criticità emerse nelle rsa, tra cui il trasferimento di pazienti dalla rsa ’Gino Incontri’ di Gambassi Terme. Dalla prossima settimana, dunque, al San Pietro Igneo saranno ripristinate le funzioni originarie, quelle di centro di eccellenza di chirurgia protesica di livello regionale. Grazie al direttore dell’ortopedia protesica dell’ospedale, il dottor Simone Nicoletti, l’attività chirurgica protesica non si è mai interrotta anche durante la pandemia. I pazienti in lista d’attesa venivano trattati in strutture convenzionate, mentre l’attività ambulatoriale è continuata normalmente.
Al San Pietro Igneo è arrivato anche un robot chirurgico, che supporta il chirurgo in tutte le fasi: dalla pianificazione dell’intervento, alla preparazione del distretto anatomico, fino all’esecuzione dell’impianto. A Fucecchio vengono effettuati interventi protesici del ginocchio, dell’anca e della spalla con tecnologia avanzata. Negli ultimi due anni prima della pandemia (2018-2019) sono stati effettuati circa 1700 interventi di chirurgia ortopedica. "Nella fase più acuta del contagio, la trasformazione dell’ospedale di Fucecchio in un presidio low care è stata indispensabile per l’organizzazione complessiva dei nostri ospedali nell’aiutare i pazienti Covid – spiega il sindaco di Fucecchio e presidente Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Alessio Spinelli – Ora è arrivato finalmente il momento di tornare all’originaria destinazione, un centro di eccellenza per la chirurgia protesica".