Empoli, 1 dicembre 2024 – Striscioni, magliette con slogan di protesta, bandiere per non arrendersi. Per chiedere quel posto di lavoro per il quale sono risultati tutti idonei, ma che da tre anni ancora aspettano e che adesso rischiano di vedere sfumare, perché la graduatoria di cui fanno parte – già prorogata di un anno – scadrà ad aprile 2025. Sono gli oss, operatori socio sanitari, che in Piazza Duomo, a Firenze, davanti alla sede della Regione Toscana, hanno fatto sentire, ancora una volta, la loro voce. Al presidio indetto da Usb Toscana e Uil ha partecipato una rappresentanza degli ’esclusi’ della graduatoria concorsuale.
“Il concorso – ricordano gli oss in attesa – si è tenuto nel 2021 e sono risultati idonei 2611 partecipanti. Dalla graduatoria potevano, e possono, attingere tutti gli enti del Servizio sanitario regionale ma, dal 2021 a oggi, solo 601 persone sono state assunte. La normativa nazionale – proseguono i professionisti – ha portato la validità delle graduatorie concorsuali dai precedenti tre anni ai due attuali e la regione Toscana, sull’esempio di quanto fatto in altre regioni, per ovviare a questo, ha prorogato di un anno la validità della graduatoria per operatore socio sanitario che altrimenti sarebbe terminata ad aprile 2024. Questo però, a fronte del sostanziale blocco delle assunzioni operato dalla Regione Toscana a causa delle difficoltà di bilancio, ha solo spostato in avanti il problema. Aprile 2025 è vicino, la scadenza della validità è dietro l’angolo e la graduatoria conta ancora 2010 idonei che aspettano di essere assunti e di trovare stabilità lavorativa. Una situazione inaccettabile anche e soprattutto a fronte del continuo ricorso a personale reclutato tramite agenzie di lavoro interinale che, nonostante le rassicurazioni e le dichiarazioni sul tema, viene evidentemente impiegato per coprire l’insufficienza del personale e supplire alle carenze di organico”.
Che fine faranno gli oss già idonei se a breve, come annunciato, verrà fatto un nuovo concorso pubblico? “È inaccettabile - tuonano gli esclusi – lo sperpero di risorse pubbliche per mettere in piedi un concorso che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, l’impiego di personale per gestirlo per poi mandare tutto a monte e costringere gli idonei rimasti in graduatoria a sostenere un altro concorso dall’esito incerto e probabilmente destinato a stessa sorte rispetto alla capacità assunzionale. Chiediamo – ribadiscono e concludono – che la graduatoria venga scorsa il più rapidamente possibile, così da dar modo di essere esaurita e, in subordine, che la stessa venga ulteriormente prorogata”.