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Andrea Lisi interpreta Papa Giovanni Paolo II nel recital a. lui dedicato per la rassegna del Teatro Shalom
Penultimo spettacolo della rassegna 2024-2025 oggi pomeriggio alle 17.15 al Teatro Shalom di Empoli, dove la locale pastorale giovanile porterà in scena "Come potrei tacere, 20 anni senza Karol Wojtila". È la prima volta che uno spettacolo realizzato dal gruppo teatrale dell’adiacente Parrocchia San Giovanni Evangelista viene inserito nel programma ufficiale in abbonamento. Una scelta dettata dal fatto di essere in un Anno giubilare, oltre che dal successo delle rappresentazioni andate in scena lo scorso maggio.
Si tratta di un recital sulla vita di Papa Giovanni Paolo II, con testi e musiche originali. Andrea Lisi sarà prima Wojtila, un uomo che ha cambiato la sua vita e poi Papa Giovanni Paolo II, un uomo che nei suoi 27 anni di pontificato ha cambiato il mondo, mentre Sara Innocenti è la madre che nonostante la sua morte prematura, rappresenta per il piccolo Karol il primo grande ponte per l’incontro con la fede. Il testo è stato scritto ormai undici anni fa, dopo lunghe ricerche, da Anna Chiara Bocci, Marco Borgioli, Filippo Aquila e Sara Giannoni. Gli ultimi due sono gli attuali registi perché nel corso di questi anni Bocci si è trasferita in un’altra regione e Borgioli è diventato frate. Le musiche originali sono invece di Cosimo Barberi e Mario Costanzi.
Nel primo atto si ripercorre la storia di Wojtyla dall’infanzia agli orrori di nazismo e Comunismo sino all’elezione al seggio pontificio, mentre il secondo atto è dedicato ai momenti più rappresentativi del suo pontificato, il tutto raccontato attraverso un dialogo notturno tra il cardinale Stanislaw Jan Dziwisz, grande amico di Wojtyla e successivamente segretario di Giovanni Paolo II, interpretato da Gabriele Mancini, e un misterioso personaggio X, a cui da voce Daniele Forgione, che porta con sé tutta la sua umanità critica, cinica, a tratti becera, ben stratificata dietro alle sue maschere. Uno spettacolo per tutti che passa da momenti più bui, quelli del nazismo, ad altri di grande gioia, quelli dei famosi viaggi in tutto il mondo di Papa Giovanni Paolo II.