
Un momento del blitz (Nucci/Germogli)
di SAMANTA PANELLIEmpoli, 29 ottobre 2016 - «Coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri a esercitare abusivamente l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa». Lo dice l’articolo 7 comma 15 bis del codice della strada. Lo stesso, proseguendo, precisa: «Si applica in ogni caso la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite». Concetti semplici che per i carabinieri della Compagnia di Empoli sono stati chiave di volta per porre un freno al fenomeno dei parcheggiatori abusivi.
Ossia quei ragazzoni, abbigliamento sportivo e piglio fin troppo deciso, che indicano questo o quel posto auto libero, nei principali parcheggi cittadini. Vedi quello della zona di via Rozzalupi o l’altro in piazza Gramsci. Il primo sul lungarno, l’altro in centro, sono saliti a più riprese alla ribalta della cronaca. Motivo? L’assedio dell’automobilista. Un assedio antipatico, talvolta addirittura minaccioso, che ha stufato gli utenti della sosta, tra l’altro, già di per sé a pagamento. La situazione oggettivamente va risolta e le forze dell’ordine hanno raccolto la sfida.
Il blitz, che ha visto impegnati una quindicina di militari coordinati dal comandante del Nucleo operativo e Radiomobile, tenente Valentina Grillo, è scattato poco dopo le 11 in piazza Gramsci. Dopo attente ricerche alla scrivania, tra codici e portali da sfogliare per individuare strategie giuridiche tali da contrastare il business, sono entrati in azione nelle piazze calde empolesi. Sei i parcheggiatori abusivi finiti nella rete. Portati in caserma, sono stati identificati e multati: a ognuno, è toccato un verbale da 771 euro.
«Carta straccia: non lo pagheranno mai», l’obiezione media. Ma il punto è un altro: al verbale è seguito il sequestro del denaro ‘connesso’ all’attività. Su che basi? Secondo quanto stabilito dall’articolo 13 della legge 689/81. In pratica, i sei parcheggiatori non autorizzati - nigeriani, senegalesi e camerunensi di età compresa tra 27 e 54 anni, residenti tra l’Empolese e il Comprensorio del Cuoio, fatta eccezione per due senza fissa dimora – si sono visti privare del loro gruzzoletto di spiccioli: ben 701 euro, finiti nel fondo ad hoc del Ministero dell'Interno. Questo, più che la salatissima multa, dovrebbe spingere i ‘tutor’ del posto auto a chiudere bottega. Per misurare l’efficacia della strategia basterà far tappa in uno dei parcheggi ben noti.
Quel che è certo intanto è che i militari della Compagnia guidata dal capitano Giorgio Guerrini andranno avanti nella loro attività di controllo con l’obiettivo di neutralizzare un pressing indigesto. Ossia la tassa dell’abusivo.