
Disegno
Empoli, 20 gennaio 2016 - UN PROGETTO commerciale che strizza l’occhio in maniera convinta alla solidarietà. Un’iniziativa che vede coinvolte due aziende del dolce mondo del cioccolato ma che avrà come protagonisti gli alunni di ben undici scuole, tra infanzia e primarie di Empoli. Già, saranno proprio gli studenti del secondo circolo didattico a realizzare i disegni, ispirati alla Pasqua e alla primavera, per gli incarti delle uova che verranno prodotte dalle aziende «Chocoelle» di Castelfiorentino e Poggibonsi e «La Sirena» di Calenzano. Ma non basta. La titolare di «Chocoelle», la castellana Serena Urso, ha già fatto sapere che una parte dei proventi della vendita delle uova, che verranno distribuite dal 10 febbraio nei supermercati di tutta Italia, sarà devoluta proprio alle scuole del secondo circolo didattico di Empoli per finanziare «Impariamo da loro», progetto per l’inserimento e l’integrazione degli alunni dis abili.
Dunque sostegno a bambini e bambine speciali di Empoli e frazioni, che la stessa «Chocoelle» rafforzerà donando 1500 di queste deliziose uova pasquali impreziosite dai disegni e dalla fantasia degli studenti alle scuole coinvolte. Squisiti e preziosi simboli di fine cioccolato che le insegnanti potranno rivendere o allottare per ricavare altri importanti finanziamenti. «Nel lanciare il nuovo prodotto per la prossima Pasqua insieme all’azienda «La Sirena» mi è venuta l’idea: fare qualcosa per la scuola. Sostenere i bambini con più difficoltà degli altri nello studio. Così è scattata la scintilla: coinvolgere in modo giocoso gli alunni, facendogli preparare i disegni che abbelliranno l’incarto stesso delle uova pasquali – esordisce Serena Urso di «Chocoelle» – Ma consapevole poi dell’importanza e della bontà dei progetti che portano avanti le maestre del secondo circolo didattico di Empoli, tra i quali spicca «Impariamo da loro» ideato per i bambini diversamente abili, ho creduto giusto che una parte del fatturato della vendita delle uova diventasse un sostegno economico da distribuire tra gli undici plessi empolesi, così come i 1500 pezzi che riceveranno. Ci tengo infine a ringraziare – conclude Serena Urso – l’azienda «Flexograf» di Firenze e lo studio «Grafica e realizzazione» di Lucca. Anche loro hanno contribuito al buon esito dell’intero progetto delle uova della solidarietà».