Passione Boccaccio . Le novelle?. Si raccontano

Domani il primo appuntamento nel borgo alto. Torna la tradizione firmata da Romiti 18 anni fa. . . .

Passione Boccaccio . Le novelle?. Si raccontano

Ormai ben 18 anni fa Carlo Romiti ebbe l’idea di iniziare un lungo, impegnativo ed emozionante percorso, leggendo, giornata dopo giornata, tutte le novelle del Decameron con la partecipazione di attori certaldesi, concittadini del grande scrittore. E domani sera alle 21.30 in Casa Boccaccio nel borgo alto, si aprirà una nuova stagione della rassegna “Si racconta le novelle del Boccaccio“. Come di consueto la lettura teatrale si terrà di venerdì, giorno scelto in omaggio alla novella V, 8 del Decameron, dove Nastagio, il protagonista, assiste a un evento straordinario, ma il terzo del mese anziché il secondo come tradizione (solo per ottobre). Questo per farla coincidere con il seminario di studi dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio che si terrà domani e dopodomani a Casa Boccaccio.

La prima novella ad essere raccontata sarà la celebre IV, 5 con protagonista Elisabetta da Messina, che nell’illustrazione realizzata per l’occasione da Carlo Romiti è rappresentata insieme al basilico, descritto nella novella da Boccaccio come "bellissimo e odorifero molto". Questo elemento è così centrale nella storia che, come ricorda ancora Boccaccio, ispirò una canzone popolare: "Quale esso fu lo malo cristiano che mi furò la grasta". Ciò ricorda in parte la leggenda della testa di moro, oggi rappresentata in ceramica e utilizzata come vaso. La voce narrante di questo primo incontro sarà Simona Lazzerini, accompagnata da Ilaria Landi all’arpa, Andrea Gatti alle percussioni e Lucia Succi al canto.

L’ingresso è libero, ma con prenotazione obbligatoria da effettuare scrivendo a [email protected] o telefonando allo 0571 663580. “Si racconta le novelle del Boccaccio“ è un progetto di Associazione Polis e Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, in collaborazione con il Comune di Certaldo, sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, a cura di Oranona Teatro. L’obiettivo di Oranona è quello di rendere largamente comprensibile e fruibile un testo medievale, attraverso un linguaggio teatrale di carattere contemporaneo.