Empolese Valdelsa, 2 febbraio 2025 – La novità più importante introdotta con la riforma del codice della strada, ovvero la sospensione breve della patente, ha già trovato applicazione nell’Empolese Valdelsa. Sono infatti quattro gli automobilisti destinatari della sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da un minimo di sette a un massimo di quindici giorni, perché sul documento, al momento dell’accertamento, presentavano meno di 20 punti a causa di alcune violazioni gravi.
Dallo scorso 14 dicembre (data di entrata in vigore della riforma), infatti, alcune violazioni delle norme di circolazione che prima non prevedevano la sospensione, o la prevedevano solo alla seconda violazione nel biennio, adesso sono punite con la cosiddetta sospensione breve. “Si tratta di un provvedimento automatico, ossia non serve più uno specifico provvedimento del prefetto, ma la sospensione viene adottata direttamente su strada dagli organi di polizia stradale – spiega il comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, Massimo Luschi – Tra le principali violazioni punite con la sospensione breve ci sono la mancata precedenza ai pedoni che attraversano sulle strisce, l’uso del telefono durante la guida, la circolazione contromano, la mancata precedenza, l’eccesso di velocità e molte altre casistiche. Ovviamente – aggiunte Luschi – la guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti fa scattare immediatamente il ritiro della patente”.
Tuttavia, chi si vede sospendere il documento di guida, può richiedere una “patente ad ore”. Entro cinque giorni dal ritiro e solo nel caso in cui dalla commessa violazione non sia derivato un incidente, il conducente a cui è stata sospesa la patente può presentare istanza al Prefetto per ottenere un permesso di guida per determinate fasce orarie e comunque di non oltre tre ore al giorno. La richiesta dovrà essere adeguatamente motivata e documentata ed è possibile presentarla solo se si è un lavoratore che deve raggiungere il posto di lavoro o una persona che deve fornire assistenza a un familiare o a un figlio disabile. Chi usufruisce della patente ad ore, ovviamente vedrà prolungarsi la sospensione della stessa per il numero di ore concesse.
Un’altra novità introdotta con la riforma del codice della strada è una maggior tutela dei diritti delle persone con disabilità. In particolare, chi parcheggia negli stalli a loro riservati se prima rischiava multe che andavano da 80 a 328 euro per ciclomotori e motoveicoli a due ruote e da 165 a 660 euro per tutti gli altri mezzi; con l’adozione del nuovo codice della strada, scatteranno verbali da 165 a 660 euro per le due ruote, da 330 a 990 per tutti gli altri veicoli. “Occupare un posto riservato ad una persona invalida oltre ad essere una violazione è una mancanza di civiltà”, chiosa il comandante Luschi.