ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Ipotesi pedaggio sulla FiPiLi, la protesta. "Servizi inadeguati, non vogliamo pagare"

La Regione affida uno studio per analizzare i dati del traffico e i risvolti giuridici, levata di scudi da parte di categorie e pendolari

Il traffico in FiPiLi è aumentato a causa del cantiere fra Ginestra e Montelupo Fiorentino

Il traffico in FiPiLi è aumentato a causa del cantiere fra Ginestra e Montelupo Fiorentino

Empolese Valdelsa, 22 aprile 2022 - Per ora è solo un’ipotesi, niente di più. Ma intanto la Regione ha affidato uno studio per analizzare i dati del traffico e i risvolti giuridici. Insomma, il pedaggio in FiPiLi resta ancora una possibilità lontana, eppure i malumori sul tema vengono già a galla. Nell’Empolese Valdelsa è bastato un documento in cui la Regione parla di "analisi giuridica relativa all’introduzione del pedaggiamento, fattibilità ed eventuali condizioni di attuazione" per provocare un’alzata di scudi da parte delle categorie che rappresentano artigiani e aziende, alle prese ogni giorno con i problemi della strada di grande comunicazione.

«Non c’è azienda del nostro territorio che non abbia a che fare con la FiPiLi, per un motivo o per un altro – sottolinea Marco Costoli, presidente di Confartigianato Empolese Valdelsa –. Questa arteria è importantissima e ci piacerebbe che sul tema ci fosse un confronto costante. Pensare oggi che si possa applicare un pedaggio mi sembra fuori luogo, perché prima è necessario un servizio di un certo livello, poi si possono valutare necessità e costi".

Già, i costi. "Per un autotrasportatore forse sarebbe meno costoso affrontare un pedaggio che chilometri di code – continua Costoli –, ma a queste condizioni diciamo no, perché sarebbe una tassa sugli autotrasportatori che già ora devono affrontare disagi quotidiani e accollarsi i rincari del carburante". Una situazione pesante che grava sulle singole aziende. "Il governo ha portato un po’ di rimedio ai prezzi della benzina ma in tanti ancora non riescono a sostenere i costi – insiste il presidente di Confartigianato Empolese Valdelsa –. Anche perché, con i cantieri e le code in FiPiLi, c’è chi è costretto a ridurre le consegne e quindi il lavoro". Costoli fa un paragone con i paesi stranieri: "Capita che si tassi il trasporto su determinate strade, ma il servizio offerto è di tutt’altro livello. Prima di pensare al pedaggio dunque è necessario offrire una strada adeguata, poi potremo metterci a sedere a riflettere sul tema".

La posizione è condivisa anche da Cna Empolese Valdelsa: "Non si può pensare di rimediare agli errori del passato andando a gravare sulle spalle di aziende e cittadini – incalza il presidente Fabio Bianchi –. Da sempre noi siamo contrari al pedaggio in FiPiLi, ogni tanto questa ipotesi riaffiora ma affrontare la questione adesso, con l’esplosione del caro benzina e con costi per i trasporti lievitati alle stelle, è fuori luogo. Sul tema è necessario un confronto profondo e chiediamo di essere coinvolti".

Non solo camion. Nel documento, la Regione parla anche di analizzare i "livelli di pedaggiamento in relazione alle diverse tipologie di mezzi (veicoli leggeri, tipologie di veicoli pesanti) in rapporto a diversi livelli/obiettivo di introiti". Un’ipotesi che mette in subbuglio i ’dannati’ della FiPiLi che condividono sui social le loro sventure quotidiane. "Potrei essere anche disposta a pagare il pedaggio ma in cambio mi aspetterei di ricevere servizi adeguati, come assistenza e sicurezza. Tutte cose che ora in FiPiLi sono un miraggio – dice Marcella Falchini, montelupina e ideatrice del gruppo Fb ’Un passaggio in FiPiLi’ nato per risparmiare sui costi della benzina –. Chi percorre quella strada sa quando entra ma non quando ne uscirà. E per le famiglie diventa complicato e costoso anche andare a lavorare. Condividere l’auto per decongestionare il traffico è un’ottima idea e vogliamo realizzare il servizio attraverso un’applicazione. Ci piacerebbe parlare con la Regione".