Per ogni guerra. L’orrore visto da una bambina

Uno spettacolo toccante di e con Silvia Frasson. Al centro del monologo la famiglia Degli Esposti. .

Per ogni guerra. L’orrore visto da una bambina

Silvia Frasson, autrice e interprete dello spettacolo «Poveri noi - Storia di una famiglia nella tragedia della guerra»

Il ritratto di una qualunque famiglia in un qualunque momento storico, vittima di una qualunque guerra in un qualunque Paese del mondo è quanto la compagnia Teatro delle Temperie intende raccontare con "Poveri noi - Storia di una famiglia nella tragedia della guerra", spettacolo di e con Silvia Frasson con la regia di Andrea Lupo, musiche originali di Guido Sodo, oltre alle fotografie di scena a cura di Roberto Cerè. L’appuntamento è al teatro di Vinci, ingresso libero, per lunedì 2 settembre alle 21. Il monologo racconta infatti la storia della famiglia di Gabriella Degli Esposti, partigiana Medaglia d’oro al valore militare.

Una storia raccontata con semplicità, che viaggia su due livelli. Innanzitutto nella scelta di raccontare questo pezzo di grande storia collettiva, dal punto di vista di quella che all’epoca era una bambina, ovvero la figlia di Gabriella Degli Esposti, Savina Reverberi Catellani, che ha partecipato anche come consulente storica durante la scrittura dello spettacolo. In secondo luogo, c’è una ricerca di estrema semplicità nella scommessa di prendere temi così grandi e densi di elementi – gli accadimenti storici, la guerra, la lotta per la libertà, la decisione di schierarsi per le proprie idee mettendo a repentaglio se stessi e la propria famiglia – e affidare a un solo personaggio, al centro di una scena del tutto spoglia, il compito di farsi tramite di tutta questa complessità e restituirla agli spettatori.

Far raccontare a Savina bambina, obbliga a dare molto poco per scontato, ad evitare troppe strade intellettualistiche e stare sulla sostanza delle cose, non solo utilizzando parole semplici ma rendendo semplice la comprensione del significato più profondo di quello che è successo a Gabriella Degli Esposti e alla sua famiglia. Lo spettacolo, vincitore del Premio Giacomo Matteotti 2023, è stato realizzato con il contributo del Consiglio regionale e con il sostegno di Anpi sezione di Valsamoggia e gode del patrocinio di Amnesty International Italia.