Pericolo idraulico, Cna incalza: "Siamo al sicuro? Servono risposte"

Il presidente degli artigiani punta a un incontro con il Consorzio di bonifica e il Comune di Vinci "In un momento in cui si chiedono obblighi assicurativi alle imprese, i lavori sono un dovere inderogabile".

Pericolo idraulico, Cna incalza: "Siamo al sicuro? Servono risposte"

Un sopralluogo svolto a Vinci dopo l’alluvione di novembre

Siamo al sicuro? La domanda che si pone Fabio Bianchi, presidente di Cna Empolese Valdelsa, è la stessa che si fanno tante famiglie colpite dall’alluvione dello scorso novembre. "Ancora oggi imprese e cittadini stanno pagando lo scotto, ma a quasi un anno di distanza niente o poco si sa in merito ai lavori di messa in sicurezza del territorio, in particolare quelli di regimazione delle acque – esordisce Bianchi –. La stagione del maltempo si avvicina ed eventi alluvionali hanno già colpito l’Emilia Romagna e, l’altra notte, anche l’area tra Pisa e Livorno. Le domande sono legittime: la zona di Mercatale-Vinci, e più in generale l’Empolese Valdelsa, è al sicuro? Si è provveduto almeno alla pulizia di torrenti e reticoli?". L’appello del presidente degli artigiani è rivolto al Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e al Comune di Vinci. La richiesta è chiara: un incontro con presidente e sindaco in merito sia ai lavori fino a oggi eseguiti che a quelli in programma.

"Nello stesso momento in cui al sistema imprenditoriale viene imposto di stipulare polizze a copertura dei rischi provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali, l’intervento del Pubblico per la messa in sicurezza del territorio è ancor più cogente", prosegue Bianchi.

Quanto all’obbligo assicurativo confermato per il 2025, Cna fa sapere di aver chiesto una proroga: "È necessaria per definire le linee contenute nella legge di bilancio per il 2024 e colmare le incertezze del testo nonché per mettere le imprese nelle condizioni di sottoscrivere in piena consapevolezza polizze efficaci a costi che tengano effettivamente conto del principio di mutualità del rischio", conclude Bianchi. Cna chiede inoltre che i premi siano esentati dall’imposizione fiscale del 22,25%.