![Francesca Ferrandino, prefetto di Firenze, è la destinataria della lettera di denuncia di mancata informazione che i consiglieri di opposizione dei cinque comuni interessati hanno scritto a proposito del Piano Strutturale Intercomunale Francesca Ferrandino, prefetto di Firenze, è la destinataria della lettera di denuncia di mancata informazione che i consiglieri di opposizione dei cinque comuni interessati hanno scritto a proposito del Piano Strutturale Intercomunale](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MjY2NDExYjgtYjA1Zi00/0/piano-strutturale-intercomunale-no-a-un-voto-senza-informazioni-le-opposizioni-scrivono-al-prefetto.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Francesca Ferrandino, prefetto di Firenze, è la destinataria della lettera di denuncia di mancata informazione che i consiglieri di opposizione dei cinque comuni interessati hanno scritto a proposito del Piano Strutturale Intercomunale
Tutela dell’ambiente e del territorio con l’obiettivo fisso su cosa significa non considerare il tema in primo piano quando si parla di programmazione a qualsiasi livello. A richiamare con forza l’attenzione su tali rischi sono i gruppi di opposizione dei comuni di Empoli, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino e Vinci che, preoccupati di “un Piano Strutturale Intercomunale che propone un grande consumo di suolo senza neanche giustificare le previsioni con dati oggettivi“ prevedendo una “politica urbanistica ’vecchia’ e dannosa“ hanno scritto una lettera a Francesca Ferrandino, prefetto di Firenze, denunciando come il “margine di discussione con le attuali maggioranze, anche solo nel mantenere un minimo di rapporto di correttezza e democrazia, è diventato difficile“.
"Dal 17 al 20 febbraio – scrivono Leonardo Masi, Sabrina Ciolli, Jacopo Maccari, Giuseppe Pandolfi, Francesco Polverini, Ilaria Antonelli, Gabriele Cordero, Guicciardo Del Rosso e Sandrine Carole Cortes – nei 5 comuni interessati dal Piano Strutturale Intercomunale sarà in discussione l’accoglimento delle Osservazioni e dei Contributi di cittadini ed Enti al piano stesso. Un passaggio che rappresenta "la possibilità di intervenire sulla progettazione di lungo periodo del territorio con un apporto costruttivo".
I consiglieri di opposizione dei cinque comuni stigmatizzano il fatto che "Nonostante il breve tempo con cui, pur a norma di regolamento, ci sono stati messi a disposizione i corposi documenti da esaminare, è risultata evidente la volontà di eludere le risposte ai Contributi degli Uffici Regionali e dalla Soprintendenza, rimandando l’accoglimento dei Contributi al Rapporto Ambientale, un atto a carico dalla Città Metropolitana e di cui non ci è stata fornita copia perché, di fatto, non ancora redatto".
"Da qui – specifica la nota congiunta – la nostra segnalazione al prefetto: la mancanza di un documento fondamentale per potere avviare una discussione in merito all’accoglimento o meno di detti contributi. In altri termini: ci è chiesto di esprimere un voto su un atto di recepimento dei Contributi al PSI del cui contenuto non è possibile prendere visione".
I firmatari della lettera concludono: "Ricorrere a una dichiarazione di formale accettazione dei Contributi più critici nei confronti del PSI, rinviando il tutto a una futura modifica del Rapporto Ambientale, senza fornire però chiarimenti di come e in quali parti verrà variato, dimostra una chiara difficoltà delle Amministrazioni nel rispondere alle critiche mosse dagli Uffici Regionali e dalla Soprintendenza, nonché all’invito ad accogliere le linee di indirizzo contenute nelle loro osservazioni".