CARLO BARONI
Cronaca

Piano strutturale: "Un percorso sbagliato"

Le liste di Alternativa dell’Empolese Valdelsa "bocciano" il percorso del piano strutturale intercomunale. "Il percorso scelto è stato organizzato in...

Le liste di Alternativa dell’Empolese Valdelsa "bocciano" il percorso del piano strutturale intercomunale. "Il percorso scelto è stato organizzato in...

Le liste di Alternativa dell’Empolese Valdelsa "bocciano" il percorso del piano strutturale intercomunale. "Il percorso scelto è stato organizzato in...

Le liste di Alternativa dell’Empolese Valdelsa "bocciano" il percorso del piano strutturale intercomunale. "Il percorso scelto è stato organizzato in modo da non aprire ad un confronto reale e di merito sul contenuto di queste osservazioni – spiega una nota –: in considerazione anche del fatto che c’è stato un rinnovo delle assemblee elettive e che l’adozione era stata fatta nella passata legislatura: si poteva immaginare un metodo partecipativo e trasparente che attraverso audizioni, commissioni aperte e assemblee, consentisse di esprimersi ai cittadini e ai movimenti che in questi anni si sono sviluppati proprio attorno a tante scelte presenti nel Piano".

"Invece abbiamo assistito al solito metodo dei documenti forniti all’ultimo momento, o forniti solo dopo insistenza delle opposizioni, o non forniti del tutto (le osservazioni erano solo sintetizzate e non fornite nella loro interezza) – l’attacco –. Tempi ristretti per prepararsi, nessuna disponibilità al negoziato, controdeduzioni “bloccate” e votate identiche nei cinque consigli in poco tempo". Cosa non va? "È un piano che non parte dai problemi reali del territorio, che mette insieme tante piccole operazioni immobiliari e che non spingerà al recupero del patrimonio immobiliare esistente, case e capannoni vuoti che tali resteranno (perdendo anche valore) a fronte di tanto nuovo cemento che occupa suoli agricoli o finisce di saturare aree vuote in territorio urbanizzato – prosegue la nota –. Aree che dovrebbero servire a reali strategie di rigenerazione urbana per dare alle città piazze, luoghi pubblici di incontro, verde, servizi per la comunità". L’accusa: "è un piano che con un gioco delle tre carte finge di recepire le osservazioni critiche della Regione e della Soprintendenza, ma in realtà le scansa".