Gambassi Terme, 6 settembre 2024 – Stanno seguendo con entusiasmo le Paralimpiadi di Parigi in tv e ora che la breakdance è diventata disciplina olimpica a tutti gli effetti, il sogno sembra più vicino. Nulla è impossibile. Lo sanno bene Pietro e Filippo, di Gambassi Terme. I due gemelli dalle abilità diverse, di 17 anni e studenti dell’Enriques di Castelfiorentino, stanno lavorando sodo per raggiungere l’obiettivo e hanno già raccolto i primi successi. Tutto è cominciato da un abbraccio, quello che i due si sono scambiati con Roberto Girolami (Tecnico Federale FIDS – Responsabile dei non vedenti per la Federazione Italiana Danza Sportiva), durante un’esibizione di ballo all’istituto Gonnelli qualche anno fa. In terza media infatti, i gemelli sono stati coinvolti in un progetto ideato e condotto dal professor Marco Catone volto a sensibilizzare i giovani sul tema della diversità attraverso l'arte, lo sport paralimpico e la cultura in generale.
L'ultimo atto del progetto fu la realizzazione di uno spettacolo di teatro-danza in collaborazione con l'associazione di danza sportiva paralimpica di Siena ‘Se mi aiuti ballo anch'io’ fondata da Girolami e diretta da Simone Cellesi; i tecnici dell'associazione notarono l'attitudine dei fratelli per la breakdance e si adoperarono per trovare loro un allenatore (che li segue tutt'ora).
"Lo spettacolo - ricorda Catone - fu un successo e i gemelli, sotto l'ala del comitato paralimpico, iniziarono ad allenarsi gratuitamente una volta alla settimana alla palestra di Gambassi e a partecipare alle prime gare con soddisfazione. Un successo culminato con la vittoria ai campionati nazionali di Rimini lo scorso anno. Per questi ragazzi lo sport e la breakdance sono un modo per sentirsi accolti e apprezzati, senza essere visti come diversi”.
Una storia di sport e umanità ricca di speranza. Con l’obiettivo di coronare, un giorno, il sogno delle paralimpiadi (la breakdance è stata inserita proprio in questa edizione) i gemelli hanno cominciato a fare sul serio disputando gare e nel giugno scorso hanno vinto un titolo nazionale al festival italiano della danza sportiva di Rimini. Filippo si è aggiudicato la medaglia d’oro, Pietro è salito sul secondo gradino del podio.
"Per loro - racconta Cellesi - il traguardo è essere stati alla competizione, aver partecipato ad una gara in un palazzetto dove in silenzio tutti hanno ammirato le loro abilità. E' stata una tappa importante di un percorso che li ha portati ad essere protagonisti. Hanno trovato un loro campo di eccellenza che spero possano continuare a portare avanti. Mai nessuno aveva creduto in loro. Noi siamo orgogliosi di averlo fatto, è una rivalsa£.
Quelle medaglie appese al collo, i ragazzi se le sono tenute strette giorno e notte. “Ora sono cresciuti, il talento percepito in quell’abbraccio è sbocciato e va coltivato - conclude l’allenatore senese - Dopo la pausa estiva ripartiamo con gli allenamenti in vista della prossima competizione dell’8 dicembre”. L’asd ‘Se mi aiuti ballo anch’io’ nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Girolami, non vedente e campione regionale e nazionale di danze latino-americane e danze standard (tra i normodotati), per divulgare la cultura della danza sportiva nel mondo dei diversamente abili.
Con il suo impegno è riuscito ad inserire questa disciplina nel settore paralimpico. La convinzione alla base del progetto, è che la danza, oltre a produrre un benessere psico-fisico, svolge un’importante funzione di integrazione tra le persone. "Con il ballo ci proponiamo di abbattere il disagio individuale e collettivo e di raggiungere il fine dell’integrazione sociale”. Incoraggiando i ragazzi a non smettere mai di credere nei propri sogni.