"Già nelle scorse settimane avevo incontrato il sindaco di San Gimignano per fare il punto su criticità ormai evidenti. La nostra intenzione è di richiedere al più presto un incontro con la Regione, il Genio civile e il Consorzio di bonifica in modo da individuare e pianificare un intervento risolutivo". Lo ha annunciato il sindaco Giovanni Campatelli, a seguito delle abbondanti piogge di domenica che hanno causato allagamenti e riportato a galla preoccupazioni sopite da pochi mesi. Perché è vero che a essere interessato maggiormente dai disagi sono stati i residenti di San Gimignano (in primis) e di Poggibonsi, con i rispettivi sindaci che si sono visti costretti a interrompere temporaneamente al transito alcune strade, ma il maltempo ha interessato anche Certaldo soprattutto nella zona di confine con la Steccaia che già lo scorso ottobre aveva dato problemi per lo stesso motivo. Iniziando ad esempio dall’allagamento segnalato dai residenti in via Aldo Moro e confermato dalla Protezione Civile, intervenuta ieri nel pomeriggio per contribuire al ripristino della viabilità sulla Statale (dove l’acqua aveva a quanto pare trasportato alcuni detriti) e per prestare soccorso ad un automobilista sorpreso dal maltempo in zona Piangrande, allo svincolo con San Martino, e portato in salvo.
"C’erano circa 50 centimetri d’acqua, in questo caso – ha commentato il responsabile della Protezione Civile, Fabio Mangani – gli allagamenti si sono verificati, a nostro avviso, anche perché l’abbondante pioggia caduta in pochi minuti ha messo sotto pressione il sistema fognario".
Anche una parte di via da Verrazzano si è a quanto pare allagata, anche se non sono stati segnalati danni significativi alle abitazioni. La pioggia è iniziata intorno alle 15, anche se l’apice delle precipitazioni è stato raggiunto fra le 17 e le 18.30 circa, quando poi ha smesso di piovere. Nel frattempo il Comune aveva provveduto ad aprire il Coc, monitorando la situazione in via precauzionale anche nelle ore successive. Il peggio è passato e l’allerta è terminata, ma Elsa e Agliena restano “sorvegliati speciali“: serve una soluzione definitiva. "Una cassa d’espansione? Potrebbe essere una soluzione da approfondire, al pari di quella che porta al rafforzamento degli argini – ha concluso Campatelli – contiamo di poter incontrare il presidente Giani, il Consorzio ed il Genio Civile il prossimo mese, per affrontare il discorso e valutare concretamente le varie possibilità".