"Politica locale distratta su questi temi"

Il consulente antimafia Filippo Torrigiani esprime preoccupazione per l'impennata del gioco d'azzardo ad Empoli, sottolineando l'urgenza di interventi politici per contrastare la povertà indotta e la mancanza di controllo sul settore.

EMPOLI

"Il gioco d’azzardo rientra in un sistema predatorio organizzato che produce povertà indotta. E questo accade in un territorio

dove già una famiglia su 10 dichiara di avere difficoltà ad arrivare a fine mese". Filippo Torrigiani, empolese e consulente della commissione parlamentare antimafia, è molto preoccupato per la china che sta prendendo il fenomeno in città e più in generale sul territorio regionale. "C’è un’enorme sproporzione tra i soldi spesi dai cittadini in giochi e scommesse e ciò che va a finire nelle casse dell’erario. Nel 2022 a fronte di una raccolta di 136 miliardi di euro allo Stato ne sono rimasti 11. Il resto è andato in vincite e ad alimentare la filiera del gioco. In Italia nel 2023 tra gioco visico e telematico sono stati spesi 154 miliardi, pari al fatturato del gruppo Mercedes del 2022 o ai soldi incassati in cinquant’anni dallo Stato dai condoni fiscali". Per Torrigiani la politica non può stare a guardare. "In queste ore in commissione Finanze si sta discutendo il decreto legislativo per il riordino del comparto e quello che è successo rischia di buttare alle ortiche venti anni di lavoro contro il gioco d’azzardo – fa sapere Torrigiani – Regioni e province hanno avanzato la richiesta di compartecipare per il 5 per cento all’incasso dei proventi giocati in slot e Vlt. La regione Toscana né l’Anci hanno proferito parola. Soltanto l’onorevole Pd Stefano Vaccari ha presentato un documento che chiede la non compartecipazione. Ma la politica locale e regionale in questo momento mi sembra piuttosto distratta rispetto a questi temi".

i.p.