REDAZIONE EMPOLI

Agenti di polizia in fuga da Empoli: “Troppi disagi, mancano gli alloggi”

La denuncia del sindacato Siulp: “Le strutture sono carenti e il personale è costretto a pagarsi l’affitto”. Il segretario Maffettone: “Si tratta di un forte limite all’assegnazione degli operatori più giovani”

I controlli della polizia in città (Foto di repertorio)

I controlli della polizia in città (Foto di repertorio)

Empoli, 11 dicembre 2024 – La denuncia arriva dal sindacato: gli agenti di polizia assegnati al commissariato di Empoli sono costretti a frugarsi in tasca e a pagarsi l’affitto perché in città le infrastrutture dove poter alloggiare sono carenti. La sezione Siulp di Empoli lancia l’allarme: “Troppi disagi per gli agenti. Appena hanno la possibilità di fare domanda di trasferimento, questa viene inoltrata per altre sedi proprio per evitare il problema legato agli alloggi”.

A spiegare la questione è il segretario Siulp Empoli Amedeo Maffettone. “Il personale dipendente che si trova assegnato dopo il periodo di prova è costretto a dover sopperire alle mancanze, sopportando economicamente con almeno 400/500 euro mensili le spese per un monolocale, e tutti gli altri costi connessi”.

“La mancanza di strutture idonee - insiste Maffettone - rappresenta un forte limite all’assegnazione dei giovani agenti; già dal corso di formazione sapendo che Empoli non è dotata di tali locali per alloggiare, sono soliti indicare altre opzioni lavorative più confortevoli”. La fuga da Empoli? Colpa degli spazi che non sono sufficienti ad accogliere giovani poliziotti in servizio, in una città che - lo raccontiamo quotidianamente - ha un estremo bisogno di risorse e investimenti sul fronte sicurezza. Il risultato lo spiega bene Maffettone: "organico diminuito negli ultimi anni, inversamente alle sempre crescenti esigenze di sicurezza di questa città”.

E il fenomeno innesca una serie di ripercussioni, come l’innalzamento dell’età media del personale in servizio, dal momento in cui i giovani non sono incentivati, supportati, agevolati ma anzi, costretti in «strutture vetuste non al passo con i tempi e col cambiamento sociale che ha subito il territorio nell’ultimo periodo». Qualche esempio? Al commissariato non è presente una camera adibita per i fermati, una sala riunioni/stampa, mancano spogliatoi idonei attrezzati e anche il parco autovetture, stando a quanto riportati da Siulp, è da rivedere. “Nonostante tutto questo - conclude il segretario - con sacrifici anche personali e familiari gli operatori sono sempre presenti e attenti alle esigenze della cittadinanza, garantendo unitamente alle altre forze di polizia presenti sul territorio, un buon livello di sicurezza e fronteggiando al meglio gli episodi di cronaca. Infatti, per rispondere alle richieste, spesso il personale sacrifica il proprio giorno di riposo o lavora oltre l’orario previsto”. Quella rappresentata da Empoli, insomma, è un’anomalia, un unicum. Una città che ospita aziende di rilevanza nazionale, “e una squadra che da anni milita nella massima serie del campionato di calcio”. Ma dove gli agenti non si sentono a casa.