IRENE PUCCIONI
Cronaca

Ponzano in ginocchio. L’Orme rompe l’argine. Quartiere sott’acqua

Famiglie isolate. Volontari e idrovore in azione per liberate le strade allagate Ieri mattina il sopralluogo del presidente Giani e della sindaca Funaro.

EMPOLIIsolato per più di ventiquattr’ore. Il quartiere di Ponzano invaso dall’acqua del torrente Orme per la rottura di una parte dell’argine, è ancora in ginocchio. Nel quadrilatero dall’incrocio di via Ponzano con via del Giardino A fino a via Cesare Capoquadri, traverse comprese, gli allagamenti hanno riguardato strade, garage, seminterrati. "È la terza volta che rimaniamo sott’acqua – dichiara Claudio Cianti – La prima del 1966, poi una venticinquina di anni fa e quest’ultima, che è stata una tragedia. Purtroppo siamo in una buca, non possiamo farci molto". Si è trovato l’ondata della piena dell’Orme in casa anche Franco Marrazzini. "L’acqua veniva dai campi qua dietro – racconta – I fossi non ricevevano nulla perché i proprietari dei terreni hanno abbandonato tutto. L’acqua è entrata nel giardino e nella dependance. E i danni li pagheremo noi". È arrabbiato e deluso anche Massimo Favagrossa dell’Autogamma di via Colombo, una delle vie di Ponzano più colpite. "La nostra azienda si trova proprio nel punto in cui ha rotto l’Orme – spiega –. L’acqua è passata proprio da qui. Secondo me ci sono delle negligenze. I campi dietro Ponzano sono incolti, paragonabili a dei boschi. I fossi sono pieni e il Consorzio di Bonifica non fa abbastanza. Eppure noi le bollette le paghiamo". Per toccare con mano la grave situazione nella mattinata di ieri a Ponzano hanno fatto un sopralluogo il presidente della Regione Eugenio Giani e la sindaca metropolitana Sara Funaro. "Siamo consapevoli di vivere un momento unico e delicatissimo della storia di Empoli – ha detto il sindaco, Alessio Mantellassi –. Qualcosa che supera di gran lunga gli eventi del 2019. Nessuno poteva prevedere le difficoltà che ha passato Ponzano. La rottura dell’argine non era in nessun modo pronosticabile. Ciononostante la macchina dei soccorsi e della protezione civile è intervenuta fin da subito per gestire la situazione e lavorare per attenuare le difficoltà. Nel lavoro della notte (tra venerdì e sabato, ndr) – ha aggiunto Mantellassi – è compreso anche quello legato all’ospedale dove il rischio di allagamenti poteva comportare un’emergenza sanitaria, e quello di Tinaia, dove è stata scongiurata l’evacuazione di 150 persone. Chiediamo pazienza ora a tutti quanti sono al momento ancora in difficoltà. Stiamo intervenendo. Continueremo a farlo fino a fine emergenza". Il Comune invita i cittadini a creare documentazione fotografica della situazione delle abitazioni ai fini delle richieste danni.Per consentire la rimozione urgente delle acque dagli edifici alluvionati e liberarli dagli allagamenti il sindaco ha firmato un’ordinanza che dispone la possibilità di far entrare in azione spurghi o idrovore per smaltire l’acqua nel sistema fognario pubblico fino alla fine dell’emergenza.Tra i quartieri duramente colpiti anche quello di Santa Maria dove sulla strada statale 67 “Tosco Romagnola” è rimasto chiuso per allagamento il sottopasso; e Carraia con allagamenti in diverse abitazioni. Anche il Parco di Serravalle è finito sott’acqua, tanto che l’area giochi e la zona retrostante sono state parzialmente o completamente sommerse, rendendo inagibile gran parte della zona. La piena del lago ha sommerso le tane delle nutrie, lasciandole senza rifugio. Purtroppo, seppur diminuita, l’emergenza non è ancora finita.Irene Puccioni