REDAZIONE EMPOLI

Il prefetto Giuffrida va in pensione: "Un onore essere stato qui"

Il saluto alla città del prefetto Giuffrida

Il prefetto Alessio Giuffrida (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Empoli, 26 aprile 2018 - Parole sono cariche di orgoglio quelle pronunciate dal prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, in occasione del suo congedo dal capoluogo: «Sono onorato di accomiatarmi da questa comunità così ricca di partecipazione e di impegno. La cui laboriosità e dinamicità hanno aggiunto un tassello fondamentale al mio personale bagaglio di conoscenze e valori». Da tre anni nella città gigliata, dove è arrivato il 29 giugno 2015, lascia l’incarico per raggiunti limiti di età. Nato a Catania nel 1953, sposato e padre di una figlia, Giuffrida proveniva da Cagliari, ma conosceva la Toscana per aver guidato la prefettura di Lucca.

In attesa della nomina del suo successore, ha deciso di salutare Firenze e provincia, il territorio che ha ‘protetto’ fino a ieri, inviando in primis «un cordiale e grato saluto a tutti i cittadini, alle autorità civili, militari e religiose, alla magistratura, ai sindaci della provincia e a tutti gli amministratori locali, alle organizzazioni economiche e sindacali, al mondo della cultura, dell’associazionismo, del volontariato e della stampa. Un pensiero riconoscente va alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e alle polizie municipali per l’alto impegno professionale e umano speso quotidianamente nella tutela della legalità e della sicurezza collettiva». Un’esperienza quella fiorentina, definita da Giuffrida come «un momento molto significativo della mia carriera, permettendomi di conoscere un territorio straordinario e la sua gente generosa che custodisce da sempre, con orgoglio e fierezza, le sue tradizioni, la sua storia e la sua cultura. Lungo il mio percorso professionale al servizio dello Stato – prosegue – sono potuto entrare in contatto con le realtà più diverse e qui ho incontrato una cittadinanza particolarmente attenta all’operato dei suoi amministratori e determinata nel condividerne le scelte in un confronto incessante, spesso serrato, decisivo per la crescita e lo sviluppo delle idee. Perché il raffronto continuo è ricchezza».

Ripercorrendo la sua esperienza, il prefetto sottolinea di aver trovato «una proficua sinergia tra i diversi livelli di governo, indispensabile alla gestione efficiente della cosa pubblica e al buon funzionamento amministrativo. Un grazie particolare al sindaco Dario Nardella e a tutti gli altri sindaci della provincia, nonché al presidente della Regione Enrico Rossi, con i quali è stato possibile attuare una collaborazione reciproca che ha dato ottimi risultati in special modo sulle tematiche della sicurezza e dell’immigrazione».