BRUNO BERTI
Cronaca

Produttori di olio e vino: "Il mercato americano è un punto di riferimento"

C’è grande allarme nel settore dell’agroalimentare che esporta moltissimo verso i consumatori a “stelle e strisce“ e che rischia perdite economiche pesanti.

Parlando di dazi sulle esportazioni dall’Europa a più riprese minacciati dal nuovo inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, a carico di Paesi che esportano merci negli Usa non possono mancare le considerazioni per l’agroalimentare. Fra i settori colpiti, secondo gli annunci, potrebbero esserci anche quelli legati a produzioni di pregio tipiche della nostra zona come vino e olio. Davide Ancillotti, presidente delle Chiantigiane, storico marchio del sistema cooperativo agricolo toscano (si occupa della commercializzazione dei vini) che esporta anche negli Stati Uniti, parla di "un vento da Occidente che sembra voler portare dazi per i produttori vinicoli. E per chi, come noi, esporta anche Chianti Classico, che ha un piazzamento di riguardo sul mercato statunitense, potrebbero sorgere problemi. Per la nostra società, gli Usa sono il primo mercato per l’export, seguiti da Germania e Inghilterra. I volumi sonno alti, e con i dazi avremmo delle difficoltà. Ci vuole un impegno comune, a tutti i livelli, per un mercato libero, che ha arricchito un po’ tutti. Se ci saranno paletti, le cose diventeranno difficili".

Le parole di Ancillotti riguardano molto da vicino realtà locali importanti, vale a dire i produttori di vino raccolti in “Vivito“, che vinifica le uve e ha sede a Certaldo ma che ha da poco inglobato anche la Cantina Montalbano. Sul fronte dell’olio di oliva, un ruolo importante lo giocano gli Olivicoltori Toscani Associati, che si occupano di una fetta importante della Toscana, una delle patrie dell’olio di oliva di alta qualità. A guidare questa importante realtà del settore è Sandro Piccini, da sempre nelle associazioni del mondo agricolo e già presidente nel consiglio comunale di Empoli. "Abbiamo - dice il presidente degli Olivicoltori Toscani Associati - 5.000 soci che producono solo olio toscano Igp (Indicazione geografica protetta). Alla nostra realtà aderiscono anche cooperative e raccogliamo il frutto delle nostre colline pure dai produttori, per poi venderlo alle società commerciali, come la Montalbano Spa di Lamporecchio che ha anche una sede a Vinci. La questione dazi per noi è particolarmente importante perché l’olio Igp si può imbottigliare solo in Toscana. Ciò significa che, a differenza di altri operatori, non possiamo inviare il prodotto sfuso negli Usa per farlo imbottigliare lì, sfuggendo così all’eventuale imposizione fiscale. Per noi i dazi sono pericolosi, anche perché il mercato americano è importante. Sul mercato ci sono già tensioni, anche se per ora non vediamo una forte diminuzione delle vendite. Serve un intervento del governo: più i prezzi si alzeranno a causa dei dazi e più difficile per noi sarà giocare un ruolo su quel mercato. Naturalmente, l’intervento del governo deve mirare anche al coinvolgimento dell’Unione Europea".

Bruno Berti