
Alcune guardie zoofile in servizio al distaccamento di Firenze durante un incontro pubblico
Empoli, 8 aprile 2018 - Le Guardie zoofile Enpa lasciano Montelupo Fiorentino. Dopo dieci anni nei locali di via 25 Aprile, concessi in uso gratuito dal Comune, dal 15 marzo, gli agenti del distaccamento Enpa dell’Empolese Valdelsa non hanno più una sede. Gli uffici hanno chiuso causa cambiamenti di locazione dell’immobile e per attività dell’ente. «Si ringrazia il sindaco Paolo Masetti e tutta l’amministrazione per la disponibilità», commentano le guardie le quali comunicano che «sono in corso contatti con il Comune di Empoli e, in particolare, con l’assessore Fabio Barsottini. Ha dimostrato un notevole interesse al proseguo delle attività delle guardie zoofile con particolare riguardo al territorio di Empoli». Dunque, «se sussistono le condizioni per la stipula della convenzione e il comodato d’uso di un ufficio, potrà essere nuovamente operativo il servizio del nucleo provinciale guardie zoofile Enpa».
Empolese Valdelsa, San Casciano Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa e i Comuni di Carmignano e Poggio a Caiano in provincia di Prato: questi i territori ‘coperti’ i cui residenti, in questa fase, «salvo particolari e urgenti casi, dovranno rivolgersi ai rispettivi comandi della polizia locale». Un bel guaio visti gli ambiti di adozione delle guardie zoofile Enpa. Basta dare un’occhiata agli ultimi mesi. A fine ottobre, a Empoli, da un controllo di un cane per un presunto maltrattamento, è scaturita un’operazione di polizia giudiziaria coordinata alla procura: ha portato alla denuncia della sparizione del cane, risultato morto in una provincia del Lazio. Sono stati effettuati rilievi dell’area: il cane, per di più i figli minori del sospettato, vivevano in un ambiente augusto cosparso di rifiuti speciali e pericolosi. L’area è stata posta sotto sequestro penale in attesa della valutazione dell’autorità giudiziaria.
Un'altra operazione di rilevanza penale è stata eseguita a Empoli, a gennaio. A dare l’input, l’avvelenamento doloso di un cane. Gli accertamenti hanno rilevato che era stato ucciso con una dose letale di acido per radiatori, mescolato a cibo. Attività investigative e accertamenti hanno evidenziato indizi di responsabilità su alcune persone residenti nella zona. La procura ha emesso tre ordinanze di perquisizione domiciliare e locale a carico dei presunti responsabili. Ultimo controllo a Certaldo: accertata la detenzione di numerosi cani, in stazzi fatiscenti e con problemi di igiene. Sono state contestate pure multe per un totale circa novemila euro.