Trecento chili di rifiuti recuperati in novanta minuti. È questo il bilancio dell’iniziativa che ha visto protagonisti gli alunni del Comprensivo e gli studenti dell’Enriques in occasione di “Puliamo il Mondo”, campagna di sensibilizzazione ambientale promossa ogni anno da LegaAmbiente. Rilanciata dalla nuova amministrazione comunale guidata dalla sindaca Francesca Giannì attraverso un’iniziativa promossa dagli assessori Federico Nunziata e Marta Longaresi, la proposta è stata raccolta con entusiasmo dai dirigenti dei due istituti scolastici, i quali si sono impegnati a fondo per assicurare la più ampia partecipazione da parte di alunni e studenti (5° classe scuola primaria primo grado, 1° classe secondaria primo grado, 1° classe scuola secondaria secondo grado) anche nella prospettiva di poter instaurare una progettazione condivisa su questi temi nel medio/lungo periodo.
All’appello hanno risposto circa trecento tra alunni, studenti e “tutor” che si sono dati appuntamento venerdì mattina in Piazza Gramsci per poi ripulire – muniti di guanti e tanta buona volontà - giardini, parchi, e altre aree “sensibili” del capoluogo: da Piazza Gramsci al Parco della Pieve, dal Parco Urbano all’argine lungo la ferrovia e il fiume Elsa, e così via.
Un’operazione di decoro urbano che ha coinvolto anche la Prociv Arci, l’Auser, l’Arci Caccia e il Gruppo fotografico “Giglio Rosso” (quest’ultimo impegnato a documentare l’iniziativa). Al termine della raccolta, suddividendo i materiali (sacchi separati sono stati riservati anche per i mozziconi di sigarette) è stata effettuata la pesatura, che ha decretato un risultato complessivo di 3 quintali di rifiuti raccolti. "Siamo convinti – ha osservato la sindaca - che i ragazzi recepiscono con una sensibilità diversa eventi di questo tipo, che li coinvolgono fisicamente sul proprio territorio e che lasciano un impatto forte in ognuno di loro". "È stato bello – sottolinea l’assessore alla Scuola, Marta Longaresi - vedere così tanti ragazzi e bambini camminare per le vie del paese, aiutarsi, conoscersi e ridere insieme. Anche questo è uno spiraglio per il nostro futuro, attento all’ambiente e al senso di viversi come comunità".