REDAZIONE EMPOLI

Quando la scienza diventa musica. Teoremi, formule e leggi fisiche . Le spiegazioni sono a suon di note

Lorenzo Baglioni domani al Festival Multiscena: "Lo spettacolo nasce dalla passione per la matematica"

Quando la scienza diventa musica. Teoremi, formule e leggi fisiche . Le spiegazioni sono a suon di note

Si è fatto conoscere al grande pubblico per le canzoni didattiche, arrivate addirittura sul palco di Sanremo. Da "Il Congiuntivo" a "L’apostrofo", passando per le ossidoriduzioni (trasformate in rap) e i logaritmi, Lorenzo Baglioni ha trovato una chiave geniale per unire numeri e note. Non poteva che essere il cantautore, autore e presentatore fiorentino, a chiudere con i suoi successi più amati il festival "Multiscena". Domani alle 21,15 a Villa Reghini di Sovigliana tutti a cantare imparando con "La scienza è musica".

Cosa aspettarsi da questa serata?

"Proporrò una versione riadattata dello spettacolo che portiamo in giro da due anni, "Canzoni sotto le stelle". Con me ci sarà Michele, mio fratello, co-autore di tutte le cose che il pubblico potrà sentire. L’argomento scienza sta a cuore ad entrambi. Io ho un passato da matematico, lui tutt’ora lavora come ricercatore e professore universitario di chimica".

E come siete finiti a fare musica?

"Crediamo che la musica abbia un potere enorme: veicolare le formule della scienza. Siamo abituati a pensare alle materie scientifiche come fredde e senza cuore. Ma se mettiamo la musica a disposizione di queste tematiche, shakerando gli ingredienti viene fuori qualcosa di magico".

Ovvero la canzone didattica…

"Esatto. Quando uscì il rap che serviva a scomporre i polinomi, l’entusiasmo con cui fu accolto ci fece capire che con la giusta comunicazione, ciò che sembra complesso e noioso può diventare accessibile a tutti. Ci scrivono ragazzi tutti i giorni dicendoci che hanno preso 7,5 sulle Leggi di Keplero. E che gioia quando gli insegnanti ci raccontano che aprono le lezioni proiettando sulle Lim qualcosa di nostro".

Com’è nata la passione per la matematica?

"Questione genetica, forse. Mia nonna era laureata in matematica, insegnava. lo ne ho apprezzato il fascino in quinta liceo. La scienza è poi diventata un grande amore a cui ho dedicato 10 anni di studio".

Chi ti ha ispirato?

"Una volta attaccai un poster di Piero Angela in fondo alla classe. Un idolo per chiunque provi a fare divulgazione scientifica, anche lui amante della musica".

Come ti è servito, nella quotidianità, lo studio della matematica? "L’approccio mentale non ti abbandona mai. Magari ti dimentichi le formule, ma il modo di ragionare acquisito, resta".

Un messaggio ai ragazzi?

"Tornare a studiare dopo le vacanze è dura. Provate a farvi stuzzicare da ciò che succede in classe, anche se vorreste essere altrove".

Ylenia Cecchetti