
La scuola dell'infanzia la Barca a vela a Sovigliana di Vinci
Empoli, 20 febbraio 2016 - Se l'assassino torna sempre sul luogo del delitto, qui il ladro torna sempre sui banchi dell’asilo. Dal nido - come il plurivisitato ‘Piccino Picciò’ a Vitolini - alla materna: la Barca a Vela di Sovigliana e la scuola della Torre a Montelupo. Tre strutture accomunate ieri da un amaro risveglio fatto di porte forzate, danni ancora da stimare e locali da riordinare. In azione probabilmente la stessa banda, impegnata in un percorso che le è valso un bottino davvero magro: un computer portatile, una videocamera e pochi spiccioli. Tanto, invece, il disordine lasciato tra armadietti svuotati e documenti scaraventati a terra. Altrettanto il malessere di insegnanti e sindaci per l’ennesima notte di scorribande. Basta pensare che il nido di Vitolini, sulle colline di Vinci, da novembre a oggi ha subito ben tre raid. L’ultimo, l’altro notte, ha fruttato zero euro ai banditi, ma ha comunque lasciato il segno tra una porta da riparare e alcuni locali da riordinare.
E pensare che il paese da qualche giorno è monitorato pure dalle ronde WhatsApp dei cittadini scesi in campo esasperati dallo stillicidio di furti delle ultime settimane. Da oggi - fa sapere l’amministrazione comunale - sarà attivato il sistema di allarme, collegato direttamente con i carabinieri. A mali estremi, estremi rimedi perché dover mettere l’impianto di allarme in un nido non può esser considerato normalità. Dove invece l’antifurto c’è ma non ha funzionato è la scuola dell’infanzia la Barca a Vela, sempre a Vinci, nella frazione di Sovigliana. Guardando alla geografia del territorio, la Barca a vela potrebbe esser stata la seconda tappa del tour del furto tra i banchi. Stesso copione: porta forzata, stanze visitate, mobili e mobiletti spalancati. Il tutto per arrivare all’oggetto del desiderio: in questo caso un computer portatile. Tecnologia nel mirino pure alla scuola dell’infanzia della frazione montelupina della Torre. I ladri sono riusciti a trovare una telecamera, dono dei genitori dei piccoli alunni, eccezionalmente in aula per un lavoro programmato. Ma non si sono accontentati: forzata la porta posteriore che affaccia sul giardino, hanno spaccato pure quella del distributore di bevande. Facendo danni ingenti per guadagnarne pochi spiccioli. «Al posto dei contanti per acquistare le bevande, metteremo il sistema a chiavetta. Lo abbiamo già fatto altrove», spiega la dirigente Gloria Bernardi.
«Dispiace per il gesto e per il furto di un oggetto acquistato grazie all’impegno dei genitori - continua - Per il futuro si tratta di rendere più efficiente il sistema di sorveglianza, anche se mi risulta difficile capire cosa i ladri sperino di trovare in una scuola dell’infanzia». L’episodio ha sucitato la reazione anche del sindaco Paolo Masetti: «Credo sia necessario affrontare il problema come Unione dei Comuni per studiare con le forze dell’ordine una risposta adeguata. Il furto alla scuola della Torre fa pensare a ladri improvvisati, un altro elemento che ci deve indurre a una riflessione».