IRENE PUCCIONI
Cronaca

Castelfiorentino, botte da orbi in strada. L’ira dei commercianti: “Non siamo al sicuro, così chiudiamo bottega”

Denunciato un 22enne dopo le scene da saloon nel centro del paese. Il bilancio: tre sono rimasti feriti, di cui uno con un profondo taglio sul volto . Esasperati i gestori dei locali

"Qui come il Far west"  Il grido dei commercianti  dopo l’ultima rissa violenta  E c’è chi vuole chiudere

"Qui come il Far west" Il grido dei commercianti dopo l’ultima rissa violenta E c’è chi vuole chiudere

Castelfiorentino, 6 settembre 2023 – "Qui ormai è il Far West. Non ci sentiamo più al sicuro". È il grido corale di chi non ce la fa più ad assistere con una frequenza quasi quotidiana a scene di violenza e degrado sociale. L’ultima risale a lunedì pomeriggio. Tutto è iniziato intorno alle 15.30 con un primo tafferuglio in zona stazione che ha richiesto l’intervento dei carabinieri. Sedata questa prima rissa ne è partita un’altra, stavolta più violenza e con il coinvolgimento di più persone, tutte straniere. Botte e colpi, inferti anche con bottiglie rotte. Un 40enne ha riportato un taglio profondo al volto. Altri due sono rimasti feriti. In via Ridolfi sono arrivate ambulanze e forze dell’ordine. Oltre ai carabinieri, anche la guardia di finanza, la polizia di stato e la polizia municipale.

Il lavoro delle forze dell’ordine si è protratto fino a tarda sera. I fatti accaduti in pieno giorno davanti a decine di persone e pendolari del treno, hanno portato alla denuncia di un 22enne albanese per porto abusivo d’armi e oltraggio a pubblico ufficiale. A fronteggiarsi inizialmente erano stati il ventenne, risultato armato di un coltello di 30 centimetri, una catena e un paio di forbici, contro un pakistano. L’uomo è stato denunciato per oltraggio perché dopo l’intervento dei carabinieri della stazione di Castelfiorentino ha cominciato a insultare i militari. Ad assistere e a partecipare alla scena sono arrivati fino a dieci soggetti, senza che però venissero emessi altri provvedimenti da parte delle forze dell’ordine.

"Purtroppo è l’ennesimo episodio – commenta sconsolato Aleandro Pupilli, titolare del Caffè Stazione – Tutte le sere assistiamo a litigi, risse, scene di degrado. Le persone non passano più dal centro. Non si sentono sicure. Da tempo ho messo in vendita il locale perché non ne posso più. È ormai una ventina di anni che gestisco il bar, è la mia vita, ma così non è possibile andare avanti. Fino a prima della pandemia, essere in centro aveva i suoi vantaggi. Ora non più".

Dello stesso avviso è Valentino Donati, titolare del Caffè Del Teatro. "La situazione ormai è irrecuperabile. Quello che è successo l’altra sera è solo la punta di un iceberg. Dalla stazione fino a Castello alto passando per piazza Gramsci, si vede e si assiste a tutto. Io, alle 21, massimo 21.15 chiudo, anche perché in giro non c’è più nessuno. Sono anche stanco delle solite parole che non è possibile fare di più di quello che si sta facendo. A Certaldo, che a pochi chilometri da qui e ha più o meno lo stesso numero di abitanti, queste cose non succedono".

Anna Grabiele della pizzeria O’Vesuvio, è esasperata e annuncia la volontà di abbandonare piazza Gramsci. "Prima di Natale forse ce ne andremo perché ci vergogniamo. Questa estate abbiamo visto rincorrersi persone con piccole asce in mezzo ai tavolini. I clienti non si sentivano sicuri e ci chiedevano se dovevano scappare o entrare dentro il locale. Ci sentiamo soli, ma sole sono anche le forze dell’ordine che non sono in numero sufficiente per far fronte a questa situazione".