YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Rabbia e dolore in piazza: "Fermiamo i femminicidi". Una battaglia senza età che parte dai più giovani

Tantissimi ragazzi in strada per il corteo tra manifesti, cartelloni e segni rossi sul volto. L’assessora Torrini: "Le scuole hanno accolto il nostro appello e hanno fatto rumore".

Rabbia e dolore in piazza: "Fermiamo i femminicidi". Una battaglia senza età che parte dai più giovani

Tantissimi ragazzi in strada per il corteo tra manifesti, cartelloni e segni rossi sul volto. L’assessora Torrini: "Le scuole hanno accolto il nostro appello e hanno fatto rumore".

Momenti di riflessione per le strade, nelle piazze, nelle scuole. Nei luoghi della cultura, nei palazzi e tra le associazioni. Istituzioni e cittadini, imprenditori e amministrazioni comunali; la città tutta ha fatto la sua parte per tenere alta l’attenzione sul tema della violenza di genere. La partecipazione al 25 novembre non ha età, non conosce spazio e tempo. Empoli si è animata di eventi con le studentesse e gli studenti del ‘Virgilio’ in corteo in centro storico. Un’ondata composta, il segno rosso sul volto, manifesti e cartelloni. Ci hanno messo la faccia e il cuore. Mentre in classe, tanti istituti hanno raccolto l’invito a tenere un ‘minuto di rumore’ ci si è riversati nelle piazze simbolo della città per raggiungere anche la ‘storica’ panchina rossa di piazza del Popolo e incontrare i pensionati della Spi-Cgil e di Auser. Una lotta intergenerazionale, quella contro la violenza sulle donne. Un movimento di indignazione a sostegno delle donne, che corre online e non solo.

"Le scuole hanno accolto il nostro appello e hanno fatto rumore - ha commentato l’assessora alle Pari Opportunità Valentina Torrini - Abbiamo bisogno di far uscire la nostra rabbia e l’indignazione verso i femminicidi. C’è una donna massacrata quasi ogni tre giorni, una strage che non deve restare silenziosa. Continuiamo a fare rumore". Momenti di confronto e di commozione dentro e fuori dall’ospedale. Su iniziativa della direzione di presidio del San Giuseppe e con l’organizzazione curata insieme ad alcuni operatori, è stata proiettata sulla torre luminosa nel parcheggio dell’ospedale, la scritta "Non sei sola. Indossa il Fiocco Rosso. Sostieni il Rispetto. Sostieni le Donne" . Un video di sensibilizzazione è stato preparato dai sanitari su iniziativa della struttura di psicologia ed è stato proiettato a ciclo continuo sui monitor dell’ospedale. "Il personale ha messo il proprio volto e prestato la propria voce per un messaggio forte di solidarietà e vicinanza a tutte le donne e per invitarle a chiedere aiuto – sottolinea Francesca Bellini, direttore dell’ospedale - Esprimiamo il nostro impegno costante contro la violenza di genere".

All’interno dell’ospedale, invece, manifesti e fiocchi rossi indossati da utenti e operatori. Nel pomeriggio alla Rsa Chiarugi di Empoli si è svolto uno spettacolo teatrale rappresentato da alcune ospiti del Centro Residenziale, coordinati dagli animatori della struttura. All’incontro hanno assistito anche i familiari degli ospiti, un momento di famiglia in cui stringersi insieme nella riflessione su questo tema così attuale. Infine, si è alzato il grido poetico e creativo degli artisti della ceramica. La testimonianza di lotta ha le forme della materia plasmata da mani di artigiani e portata sulle scalinate di piazza Centi a Montelupo Fiorentino. Scarpe, sandali, zoccoli, stivali; ogni opera è stata modellata, cotta al forno, dipinta e smaltata a mano. Ogni pezzo è rosso, colore simbolo della vita negata. L’iniziativa ’Scarpette rosse in ceramica’ dell’ associazione Italiana Città della Ceramica, ha coinvolto anche le imprenditrici ceramiste della Strada della Ceramica di Montelupo che hanno organizzato un flash mob. Le scarpette hanno raggiunto il municipio dove resteranno esposte per tutta la settimana.