Montelupo Fiorentino, 14 ottobre 2017 - E' stata trovata in una pozza di sangue e con una profonda ferita alla testa. Versava in queste condizioni, nel parco dell'Ambrogiana, attiguo all'ex ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo, una ragazza di 17 anni. Dell'accaduto si occupa la polizia di Stato. La 17enne, italiana, della quale non è stata resa nota l'identità, è stata trovata intorno alle 7 da una passante.
Solo lei, probabilmente, conosce la verità e cioè chi l'ha aggredita nelle prime ore di stamani e, dopo averle causato una frattura al cranio, l'ha trascinata per circa cento metri lasciandola nel Parco dell'Ambrogiana. Ma per ora la 17enne non se la sente o preferisce non parlare: non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni sono serie anche se in via di miglioramento.
All'ospedale San Giuseppe di Empoli, dove è ricoverata, viene sottoposta ogni sei ore a Tac per capire se l'ematoma interno alla testa si stia allargando o resti stabile. Frastornata, confusa e dolorante non avrebbe per ora dato agli investigatori del commissariato di Empoli e della squadra mobile di Firenze elementi chiari sull'accaduto.
La ragazza non ha subito violenza sessuale e l'aggressione non sarebbe stata a scopo di rapina, anche se la sua borsa ed il suo cellulare non ci sono. La borsa era stata trovata da un passante che, dopo averne controllato il contenuto, ha detto di averla lasciata su un vicino muretto, dal quale però poi è sparita. Non si trova neanche il cellulare della ragazza, che risulterebbe spento. Gli investigatori della polizia hanno anche sequestrato, nel corso dei sopralluoghi, la testa in metallo di un martello, ma non ci sono certezze sul fatto che possa trattarsi del corpo contundente che ha provocato alla 17enne il forte trauma cranico.
Una delle possibilità esaminate è che possa essere stata usata una pietra o che la giovane abbia sbattutola testa cadendo o essendo spinta a terra. Una persona che vive nella zona ha detto di aver sentito un grido e di aver visto qualcuno allontanarsi in un orario compatibile con quello in cui la ragazza sarebbe stata colpita. Gli scenari di un'aggressione o di una lite finita con la testa della ragazza spaccata sono gli scenari ritenuti più probabili dagli investigatori che stanno cercando di ricostruire soprattutto cosa sia accaduto tra le sei e le sette di stamani.
È quello l'intervallo di tempo durante il quale la giovane sarebbe stata ridotta così: prima ferita (oltre alla lesione principale ce ne sono altre due o tre sempre alla testa), poi trascinata nei pressi, dove è stata trovata, come testimonierebbero i segni di sangue ed i talloni della ragazza, piccola di statura e magra. Si cercano risposte anche dal gruppo di amici, ascoltati per tutta la giornata dagli investigatori, con i quali ha trascorso la serata: due minorenni e due maggiorenni, ragazze e ragazzi con i quali è stata fino alle 3.30-4 in una discoteca poco distante, dove tra l'altro, c'era anche il suo ex fidanzato che l'ha lasciata poco tempo fa.
Una volta usciti dal locale e raggiunto il parco, la ragazza avrebbe manifestato la volontà di tornare a cercarlo e gli amici avrebbero tentato di dissuaderla, lasciandola poi da sola, forse delusi o forse dopo un dissapore per non essere riusciti a convincerla. La comitiva aveva bevuto, ma il tasso alcolemico, compreso quello della ragazza, non sarebbe stato sopra i limiti. L'ex fidanzato è stato ascoltato ed ha ricostruito i suoi movimenti della sera e della notte che, seppure al vaglio degli investigatori, avrebbero già i primi riscontri.