Record Sammontana. Fatturato in crescita e piani di espansione: "Qui per il territorio"

La famiglia Bagnoli ha annunciato la costruzione di un altro edificio "Saremo pronti con una nuova linea di produzione a fine 2026". Novità anche per lo stabilimento di Vinci: investimento sul croissant.

Record Sammontana. Fatturato in crescita e piani di espansione: "Qui per il territorio"

Record Sammontana. Fatturato in crescita e piani di espansione: "Qui per il territorio"

di Elisa Capobianco

Continua a crescere, con il sorriso. Con quel sorriso che nutre da 78 anni il futuro di intere generazioni, grazie a una famiglia, empolese fino al midollo, che ha saputo fare della passione un mestiere. E in effetti Sammontana di motivi per festeggiare ne ha più di uno. Partendo dai numeri. Dopo anni segnati dal rincaro di materie prime ed energia, dalle guerre e da una faticosa ripresa post Covid, ecco la "sorpresa": l’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato di 549 milioni di euro (+13%) e un Ebitda pari a 74,4 milioni di euro (+89% rispetto al 2022). Il segmento gelato ha contribuito per 52% al fatturato complessivo, seguito dalla pasticceria con il 43% (Tre Marie e Il Pasticcere) e dal segmento pranzo e snack con il 5% (Bonchef). Tradotto: cifre da leader per tutte le creazioni. "Si tratta di un bilancio-record con una performance che ha superato tutte le nostre aspettative", ha detto ieri con orgoglio l’ad Leonardo Bagnoli. Accanto a lui il vicepresidente Marco Bagnoli, la responsabile Comunicazione corporate e immagine Sibilla Bagnoli e il responsabile delle Relazioni istituzionali e commerciali Lorenzo Bagnoli.

Una famiglia, dicevamo, unita e che sogna in grande anche per la città. "Quando mi affaccio dalla nostra terrazza vedo un panorama estremamente interessante – ha esordito a cuore aperto Marco Bagnoli –. Vedo lo sforzo che abbiamo compiuto per portare benefici sul territorio. C’è tanto da fare e tanto da restituire alla collettività". E la scintilla negli occhi si accende subito immaginando il piano pluriennale di espansione previsto per lo storico stabilimento. "Nel nostro piazzale sorgerà un nuovo edificio multipiano di 3.700 metri quadrati, di cui oltre mille dedicati alla produzione – ha annunciato l’ad –. Cinque piani in verticale per aumentare dell’8% l’attuale superficie, pensati per ospitare un ampliamento dell’area produttiva da destinare al gelato con un aumento di capacità di circa il 10%. Accoglierà nuovi spogliatoi, uffici qualità con una cinquantina di addetti, laboratori chimico e microbiologico, spazi da dedicare a uffici, formazione e alla condivisione...".

I lavori saranno articolati in quattro fasi e avranno un primo step di consegna a fine 2026 per un investimento di circa 12 milioni di euro. "Ci sarà modo di allestire una nuova linea produttiva che entrerà in funzione nel 2027 – ha aggiunto Leonardo Bagnoli –. Impossibile al momento prevedere a quale prodotto sarà dedicata perché ciò dipenderà dalle variazioni di mercato, ma sarà un importante passo avanti che attendevamo. Lo stabilimento di Empoli è già il più grande in termini di linee (a Verona quelle per il gelato sono limitate a sei con una nuova avviata per la produzione dello stecco Gruvi, dato il successo riscosso addirittura anche in Australia, ndr) e così passeremo da 16 a 17". Le ricadute occupazionali seguiranno a ruota e riguarderanno, innanzitutto, gli stagionali.

Ma c’è di più. Al posto dei vecchi laboratori verrà installato un silos di stoccaggio per le materie prime. "Ci permetterà di aumentare gli stock per essere più indipendenti, così da non essere più alla mercé dei rifornitori e da poter lavorare più serenamente. Dettaglio affatto secondario soprattutto in vista dell’incremento di produttività". I numeri, del resto, cresceranno naturalmente. Tanto a Empoli – dove il dialogo con l’amministrazione comunale è tuttora aperto per "disegnare altri ulteriori scenari" – quanto a Vinci dove due vecchie linee produttive sono state sostituite da una nuova, più performante ovvero ad alta capacità produttiva, che entrerà a pieno regime a febbraio. L’esigenza di investimento a Mercatale è nata da un dato anche questo promettente. "Abbiamo saturato la nostra capacità nel settore croissant – ha spiegato ancora –. Ci siamo dunque mossi per rispondere prontamente alla nuova esigenza, ma l’intervento è stato rallentato dal post-Covid. Contiamo di farla partire a inizio 2025".

Insomma, i Bagnoli, arrivati ormai alla terza generazione, guardano con fiducia al futuro. Nonostante un contesto ancora complesso. "I costi delle materie prime sono in lieve calo, a fronte però dell’impennata registrata dal cacao che rappresenta un fuori budget che penalizza tutte le aziende – ha riflettuto l’ad –. Invece per quanto riguarda l’energia non siamo ancora tornati ai livelli pre-pandemici, ma la situazione sta migliorando. E poi c’è il clima e la sua imprevedibilità: quest’anno siamo partiti a febbraio ad assumere gli stagionali (270 a fronte dei 273 del 2023), ma il protrarsi del freddo ci ha costretto a rallentare la produzione dei gelati. Stiamo recuperando". Il senso di fare impresa però, almeno nell’animo dei Bagnoli, non passa soltanto dai numeri: i dipendenti sono una sorta di ’famiglia allargata’. "Il senso di appartenenza e di condivisione è fondamentale per noi – ha commentato Sibilla Bagnoli –. Ecco perché anche la comunicazione gioca un ruolo di vitale importanza. Ed ecco perché abbiamo deciso di curare con particolare attenzione anche la comunicazione interna per spiegare chi siamo e dove vogliamo arrivare".