ILARIA BIANCALANI
Cronaca

I ribelli di Marcialla: "Sindaco, ci lasci andare. Referendum per ottenere la separazione"

La frazione di Certaldo chiede l’annessione a Barberino Tavarnelle: "Ci sentiamo trascurati e con la pandemia i disagi sono aumentati"

Marcialla (foto Germogli)

Certaldo (Firenze), 30 giugno 2021 - La questione della ’separazione in casa’ nata all’interno della frazione di Marcialla sta prendendo sempre più campo fra gli abitanti. Sono tre le strade che portano nella piccola località: tutte cominciano con case situate nel comune di Certaldo, per proseguire poi con le altre abitazioni, la maggioranza, che invece fanno parte del Comune di Barberino Tavarnelle. La popolazione sembra non avere dubbi: vuole essere annessa, in toto, al Comune chiantigiano. E i motivi li spiegano gli stessi residenti. "Ho quasi 90 anni - dice Luigi Parrini che abita su Barberino Tavarnelle - e vivo a Marcialla da sempre. Il fatto di essere suddivisi fra due Comuni crea diversi problemi, ma tengo a precisare che si tratta di una divisione solo ’politica’, riferibile ai servizi; noi, come persone, ci sentiamo da sempre una comunità unita". Le difficoltà vissute nel quotidiano, sembrano essersi accentuate durante la fase più acuta della pandemia, quando la popolazione si è trovata a dover fare i conti con regole talvolta opposte.

"Nel periodo in cui le restrizioni legate al Covid erano più stringenti - racconta Deborah Suriano - ho visto delle persone che vivono nel Comune di Certaldo impossibilitate a recarsi al negozio di alimentari in piazza, a poche decine di metri dalla propria abitazione, solo perché ubicato in un altro Comune. Stessa cosa vale per il medico curante: c’è chi lo ha di fronte alla porta di casa, ma non ne può usufruire e ha dovuto sceglierne uno dell’Asl di Certaldo". La volontà dei certaldesi di Marcialla di passare sotto il più vicino Comune di Barberino Tavarnelle è un tema affrontato più volte negli anni. Armando Nesi, membro del Consiglio di frazione, ricorda una raccolta firme che portò a mettere insieme un centinaio di adesioni. "Se ne parla da almeno 20 anni - afferma - per tante ragioni, in primis quella legata al settore sanitario: se qualcuno ha bisogno del 118 i soccorsi arrivano da Certaldo che dista circa 10 chilometri. Ma le difficoltà sorgono anche quando un cittadino che risiede su Certaldo ha bisogno di chiedere dei certificati, soprattutto adesso che gli uffici ricevono solo su appuntamento".

Un altro aspetto emerso negli anni in modo crescente "è lo stato di trascuratezza nel quale il Comune di Certaldo ha lasciato questa parte del territorio", dice ancora Nesi che, come Consiglio di frazione, non esclude la possibilità di "mettere in atto altre iniziative che convincano il sindaco Cucini a ’cedere’ i suoi residenti all’altro ente. Magari attraverso un referendum". Laura Creati, fa notare che "quando furono riuniti i due Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, fu scritta una lettera al Comune di Certaldo per far passare i cittadini nel nuovo ente di Barberino Tavarnelle. Ma la richiesta fu respinta, forse per un discorso di tipo amministrativo".

Mario Lotti, dopo essere andato a comprare il pane in una bottega nel Comune di Barberino Tavarnelle, attraversa la strada e rientra nella sua casa nel Comune di Certaldo. E rammenta un aneddoto che appare comico. "Più di un abitante di Marcialla riferisce di avere la camera da letto nel Comune di Certaldo, mentre la parte a giorno si trova nel Comune di Barberino Tavarnelle". In conclusione Lotti lancia un appello al sindaco Cucini. "Vorrei dirgli di sbrigarsi a fare le pratiche necessarie e di lasciarci vivere nel Comune a cui ci sentiamo di appartenere: Barberino Tavarnelle".