Ricette e prenotazioni. Solo la metà delle visite trova appuntamento. L’Asl prova a rimediare

Nel 2023 delle 143.164 prescrizioni soltanto 69.767 hanno avuto risposta . Per colmare il gap l’Azienda ha previsto ’pacchetti’ di attività aggiuntiva . insieme al privato accreditato e ad accordi con specialisti convenzionati.

Ricette e prenotazioni. Solo la metà delle visite trova appuntamento. L’Asl prova a rimediare

Ricette e prenotazioni. Solo la metà delle visite trova appuntamento. L’Asl prova a rimediare

di Irene Puccioni

EMPOLI

Non è un mistero che le liste di attesa chirurgiche e ambulatoriali siano, negli ultimi anni, la spina nel fianco del sistema sanitario pubblico. Per alcune branche specialistiche ci vogliono mesi di pazienza. Nonostante nel 2023, in ambito di area vasta, siano state garantite oltre 61mila prestazioni diagnostiche e oltre 33mila visite in più rispetto all’anno precedente, non ci sono stati significativi miglioramenti in termini di attesa. Lo scrive, nero su bianco, la direzione sanitaria aziendale nel “Piano miglioramento liste di attesa interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali per l’anno 2024“. Il motivo? L’aumento ancora più marcato della domanda (prescrizioni) "causato – si legge nel documento – dalla probabile riemersione di richieste sommerse a causa della pandemia e/o dalla probabile inappropriatezza prescrittiva". Ma tant’è: la performance 2023 relativa alla capacità di dare risposta al cittadino (prenotazione) non raggiunge percentuali sufficienti. L’ex Asl 11 Empoli insieme a l’ex Asl 3 Pistoia sono i fanalini di coda della Toscana centro. Focalizzandoci sul confronto tra prenotato e prescritto nel 2023, che dovrebbe essere convenzionalmente almeno pari al 75%, sul territorio della Società della salute Empolese Valdelsa Valdarno Inferiore ci si ferma al 48,7% (Pistoia è al 48,6%). Tradotto: delle 143.164 prescrizioni effettuate soltanto 69.767 sono state prenotate. Le restanti 37.606? È possibile che il cittadino, non trovando risposta nel pubblico, si sia rivolto al privato con un sacrificio economico in più; oppure, non potendoselo permettere, ha direttamente rinunciato alla visita. Questa situazione è purtroppo comune a tutti gli altri ambiti territoriali: il migliore “per indice di cattura (75%)“ è l’ex Asl 10 Firenze, dove si arriva a coprire il 64,1%; mentre la media dell’area vasta è del 60,1%. Pessima performance anche per quanto riguarda le prestazioni diagnostiche. Nell’ex Asl 11 Empoli per 138.263 prescrizioni sono state effettuate 75.694 prenotazioni, pari al 54,7%. Anche in questo caso l’indice di cattura di riferimento è quello pari, almeno, al 75%. Le liste di attesa sulla diagnostica sono meno ingolfate nell’ex Asl 3 Pistoia che riesce a garantire il 73,9%. Ma la media generale dell’area vasta resta comunque poco lusinghiera con un indice di cattura del 59,4%.

Migliorare si può e si deve. Ecco che l’azienda sanitaria ha pensato di mettere in campo alcune strategie per rientrare nei tempi massimi previsti per visite e prestazioni diagnostiche ambulatoriali, ma anche per gli interventi chirurgici programmati. Le leve di manovra: attività aggiuntiva richiesta agli specialisti, acquisto di prestazioni dal privato convenzionato, nonché attraverso il potenziamento dell’offerta-acquisizione di nuovi accordi con specialisti convenzionati.

Con ore in più di lavoro pagate a specialisti interni l’azienda conta di smaltire un po’ di code. In particolare, per il 2024 nella zona empolese, sono stati attivati pacchetti di 10 visite a 500 euro per visite oculistiche, urologiche, ortopediche e dermatologiche. Alle risorse interne, alle quali si chiederà uno sforzo maggiore a fronte di soldi in più in busta paga, verrà affiancato il privato convenzionato, ma con dei limiti e comunque, anche questa soluzione non permetterà di colmare il gap. Si legge infatti nel report: "Le autorizzazioni di spesa non sono sufficienti per aumentare l’offerta al fine di raggiungere i target previsti dalla legge regionale, al momento poco realistici per il 2024. Ad oggi infatti, con gli stanziamenti previsti, si prevede un recupero di circa il 50% delle prestazioni stimate per raggiungere un indice di cattura pari al 75%; sicuramente, però, possono indurre una tendenza virtuosa della produzione verso questi obiettivi". Insomma, piccoli, lenti miglioramenti in vista.