Empoli, 14 febbraio 2020 - Carabinieri forestali, Arpat, municipale e Asl,una task force che aveva nel mirino una tintoria di pelli di Empoli. L’esito della visita? Immobile e rifiuti sequestrati e titolare dell’attività denunciato. Gestione illecita di rifiuti pericolosi il reato contestato durante l’accertamento effettuato, presente anche personale dell’ufficio tecnico del Comune. E’ bastato entrare nella tintoria per rendersi conto della gravità della situazione: tutti i locali si presentavano in pessime condizioni igieniche e ambientali ed erano pieni di sporcizia, materie prime e rifiuti stoccati alla rinfusa. Negli stessi spazi anche macchinari e attrezzatura per la lavorazione di pelli, in gran parte in disuso. Un quadro di assoluto degrado. I pavimenti erano ricoperti da una coltre di fanghiglia nerastra derivante dalle acque reflue di lavorazione che dai bottali venivano sversate sul pavimento, in parte munito di griglia di raccolta. Proprio dalla griglia, i reflui dovevano raggiungere una vasca di raccolta in cemento e poi una vasca di accumulo interrata, da cui venivano prelevati per lo smaltimento: entrambe erano in condizioni precarie e non garantivano la raccolta dei reflui.
Criticità sono emerse anche in merito al tetto di tutti gli ambienti dal quale la pioggia entrava liberamente. Sono state riscontrate irregolarità anche in un locale sotterraneo dove è ubicato un bottale: era ricoperto interamente da una coltre spessa di polvere di pelle, anche sulle pareti e sul soffitto. Una situazione oltre ogni limite accettabile, aggravata dalla presenza in tutti i locali di contenitori di prodotti chimici vuoti e pieni, con sversamento di prodotto per terra. Persino la cappa di aspirazione era occupata dai rifiuti e non più funzionante, come tutti i sistemi di aereazione. A confermare le irregolarità, anche quanto emerso dal registro di carico e scarico rifiuti: l’ultimo conferimento relativo a rifiuti speciali pericolosi e non risale al dicembre 2016, fatta eccezione per le acque reflue smaltite regolarmente. Il personale della Asl del servizio prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro ha rilevato gravi problemi di sicurezza attinenti al rischio incendio nonché problemi di sicurezza inerenti l’impianto elettrico, senza contare che i macchinari non risultavano dotati delle sicurezze previste dalla norma. Così in relazione alla gestione illecita dei rifiuti e ai gravi problemi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro, i militari hanno proceduto al sequestro penale preventivo delle strutture e dei materiali e rifiuti presenti, mentre ci sono accertamenti in corso da parte di Comune e municipale sulla regolarità edilizia del manufatto. S.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA