
Palazzo Ghibellino, in piazza Farinata degli Uberti, ospiterà la sede del Comune
Empoli, 3 maggio 2023 – I soldi ci sono. Serviranno a finanziare il recupero di almeno tre aree storiche del centro di Empoli, luoghi simbolo della città che ormai da anni necessitano di un vero e proprio restyling. E infatti le somme messe a disposizione dall’Europa e distribuite dalla Regione Toscana rientrano all’interno di quel fondo per lo sviluppo regionale (Fesr) che ha come obiettivo la rigenerazione urbana. In tutto sono 80 milioni – più 18 per l’efficientamento energetico – per un totale di 13 progetti distribuiti in forma singola o associata su 19 comuni. Empoli e Capraia e Limite si sono presentati insieme con un piano di sviluppo che punta a migliorare entrambe le città, ma per quanto riguarda l’amministrazione guidata da Brenda Barnini i soldi serviranno per rigenerare palazzo Ghibellino, il complesso ex Macelli e Porta Pisana: interventi da 10 milioni di euro che rientrano in un unico progetto strategico sovracomunale che ha come obiettivo non soltanto quello di riqualificare alcune aree cittadine, ma anche favorire l’integrazione sociale e promuovere la mobilità urbana sostenibile.
La giunta regionale ha dato il via libera a destinare ulteriori risorse per realizzare queste nuove proposte nell’ambito della rigenerazione urbana. Il programma del fondo europeo di sviluppo regionale 2021-27 è negoziato con la Commissione europea e tra le altre cose mette al centro proposte che puntano all’inclusione sociale, alla sicurezza, al contrasto al degrado socio-economico, alla sostenibilità ambientale e alla cooperazione tra territori. "Un investimento che completerà nei prossimi anni la riqualificazione di tutto l’asse urbano della nostra città, dalla stazione all’Arno", ha detto il sindaco Barnini. Palazzo Ghibellino, l’edificio all’interno del quale Farinata degli Uberti evitò la distruzione di Firenze, sarà quindi riqualificato e punterà a ospitare, in un futuro non troppo lontano, gli uffici e la sede del Comune, consentendo di liberare l’edificio di via del Papa che costa ogni anno qualcosa come 200mila euro di soldi pubblici di affitto. Il progetto che riguarda Porta Pisana, invece, ha come obiettivo quello di riportare a nuova vita un’area della città densa di significato storico e culturale, ma finita ormai in preda al degrado. Non sono rare le immagini di rifiuti di grandi dimensioni abbandonati sotto la porta, che per gli effetti del tempo cade letteralmente a pezzi. I fondi europei, che sono altra cosa rispetto al Pnrr, serviranno a restituire dignità a quello che è un vero e proprio monumento. Il complesso Ex Macelli che si affaccia sull’Arno, invece, rientra in un progetto più vasto di recupero e rigenerazione del fiume che l’amministrazione sta portando avanti ormai da tempo. In questo edificio dovrebbe sorgere uno spazio dedicato alle arti e ai mestieri per dare ai giovani nuove prospettive lavorative, housing sociale e un luogo di aggregazione e crescita.