Empoli, 13 gennaio 2023 - Carrelli e buste della spesa diventano sempre più pesanti. Non per la quantità di prodotti inseriti all’interno, ma per il drammatico aumento dei prezzi. L’inflazione non si ferma, ripercuotendosi duramente sul carrello della spesa degli italiani. Anche chi finora poteva permettersi di non controllare il prezzo dei prodotti esposti sugli scaffali, si ritrova costretto a fare la spesa con una maggiore attenzione. "Ormai ci siamo abituati a scegliere con precisione che cosa inseriamo nel carrello – spiega Maurizio Ciampi – diamo un occhio alle offerte e cerchiamo di limitare le piccole spese in settimana. Ci sono però dei prodotti a cui, nonostante l’aumento del prezzo, non possiamo proprio rinunciare in famiglia. In fondo al mese il budget per la spesa è decisamente aumentato".
L’ondata degli aumenti è preoccupante soprattutto perché colpisce tutti i beni di prima necessità. Secondo l’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, il pacco di pasta da un chilo è aumentato del 77% in un anno, raggiungendo i 2,90 euro. Anche la farina ha subito un incremento del +63% rispetto al 2021, con un prezzo al chilo salito da 0,79 a 1,29 euro. Mangiare un piatto di pasta in casa sta diventando quasi più costoso che andare al ristorante. "E’ innegabile che ci siano stati dei sovrapprezzi. Mi sarei sorpresa del contrario – dice Stefania Rigoni – visto quanto sono aumentati i prezzi dell’energia e del carburante è chiaro che come conseguenza vi sia una crescita del costo dei beni. La produzione, il trasporto… chiaramente incidono. Credo che in questa situazione drammatica, siano persino contenuti".
Una presa di coscienza quasi, di quale sia la tragica situazione che stiamo vivendo, con l’inflazione alle stelle. "Mentre per quanto riguarda la benzina è davvero difficile riuscire a risparmiare, così come per le bollette della luce, sulla spesa si possono compiere delle scelte – commenta Ciampi – Posso, ad esempio, decidere di rinunciare a un determinato prodotto o sostituirlo con uno che costa meno, perché magari in offerta. Sicuramente davanti ai prezzi esposti in certi cartellini, viene naturale desistere dall’acquistare". E’ tutta una questione di scelte, dunque. Per limitare le spese è importante selezionare il punto vendita e i prodotti giusti: discount o i prodotti a marchio commerciale consentono maggiori opportunità di risparmio. "Cerco di non rinunciare a niente – spiega Elisa Berardi – faccio la spesa in base alle offerte. Se per esempio questa settimana è in sconto la carne bianca preferisco acquistare quella e magari la settimana successiva, quando in offerta, quella rossa. Anche per quanto riguarda i supermercati, cerco di variare e confrontare i diversi prezzi tra loro. Per me è fondamentale anche la qualità: acquisto prodotti dal prezzo inferiore, senza però rinunciare al valore".
Per andare incontro alle necessità dei consumatori, già fortemente gravati dalle spese, sono numerosi i supermercati che cercano di contenere i sovraprezzi e di fare più frequentemente e su una varietà maggiore di prodotti sconti e offerte. "Ho sempre preferito acquistare altri tipi di prodotti, a quelli delle marche più conosciute – afferma Rigoni – Sarà anche per questo che non ho notato un rincaro eccessivo, a parte per alcuni beni. Sicuramente una differenza rispetto all’anno scorso c’è".
Costanza Ciappi