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Rissa in birreria, daspo urbano per un 31enne

La polizia di Empoli ha notificato un provvedimento amministrativo di Daspo Urbano a un cittadino tunisino di 31 anni, responsabile di un episodio di violenza con lancio di sassi e bottiglie che ha portato al ferimento di una cameriera. La violazione del divieto è punibile con la reclusione da uno a tre anni.

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Insieme ad altri suoi compagni aveva inseguito il rivale fin dentro al pub Birrercole, seminando il panico tra i clienti con un lancio di sassi e bottiglie che aveva portato anche al ferimento di una cameriera, colpita alla mano con una scheggia e giudicata guaribile in sette giorni. Nelle scorse ore, gli agenti della sezione anticrimine del commissariato di Empoli hanno notificato a un cittadino tunisino di 31 anni il provvedimento amministrativo del daspo urbano, che vieta al soggetto, tra l’altro noto alle forze dell’ordine e ritenuto socialmente pericoloso, di accedere e intrattenersi nelle immediate vicinanze del pubblico esercizio per la durata di tre anni. La violazione del divieto costituisce reato punibile con la reclusione da uno a tre anni. Si tratta di un primo provvedimento preso dalla Questura di Firenze nei confronti di uno dei responsabili dell’episodio accaduto lo scorso 29 novembre.

Un quarto d’ora di terrore fra sassate, bottigliate, urla e feriti. Erano passate le 21 quando in piazza Guido Guerra, nel cuore di Empoli, a un certo punto un uomo di origine straniera si infila dentro al pub lì vicino. Era ferito e cercava riparo dopo una rissa. Così si è chiuso dentro al primo locale che ha trovato. Fuori dal pub c’erano altri quattro nordafricani che lo volevano assalire. E hanno iniziato a lanciare oggetti attraverso le fessure del cancello: pietre, bottiglie di vetro e tutto quello che trovavano a terra. Una dipendente del locale è stata raggiunta da una scheggia di vetro ed è finita al pronto soccorso dove ha dovuto mettere tre punti di sutura alla mano. Lo stesso titolare del locale, Dario Iacopini, ha raccontato la paura provata in quei conciati minuti. Gli aggressori erano fuggiti prima dell’arrivo della polizia, mentre l’uomo che si era barricato dentro al locale era stato portato dal 118 al pronto soccorso del San Giuseppe per curare la ferita alla gamba che, secondo le prime valutazioni, poteva essere stata causata dalla lama di un coltello. La ferita, all’altezza del gluteo, era stata curata con prognosi di sette giorni. Nelle scorse ore l’epilogo con la notifica del provvedimento al 31enne tunisino.