di Tommaso Carmignani
Un San Valentino amaro, amarissimo. Mentre immagini da buona parrte dell’Italia mostravano ristoranti pieni a pranzo con prenotazioni esaurite da giorni, in Toscana e nell’Empolese Valdelsa le cose andavano diversamente.
La zona arancione, puntuale, è scattata nella giornata di ieri: tra le varie limitazioni, quella che prevede la chiusura di ristoranti, bar e pubblici esercizi con possibilità di effettuare soltanto asporto e consegne a domicilio. Questo non ha aiutato a salvare le perdite, tra l’incertezza del cambio di colore andata avanti fino al tardo pomeriggio di venerdì ed il rifiuto di posticipare di un giorno l’entrata in vigore del provvedimento.
"Qualcuno ci ha contattato anche nella giornata di sabato, provando a interpretare il decreto e a capire se poteva rimanere aperto la domenica – dice il responsabile di Confesercenti Empolese Valdelsa, Gianluca D’Alessio – ma la realtà era tristemente nota fin da venerdì. Le perdite sono state enormi, c’erano prenotazioni attive da giorni e tutte sono state disdette. E’ stata una giornata negativa, asporto e consegne non hanno aiutato". Una beffa, come l’hanno definita le associazioni di categoria, specialmente se pensiamo che nelle ultime cinque settimane la Toscana è stata in zona gialla. Poi i contagi sono aumentati e il quadro è cambiato.
E intanto, sempre a proposito di ristoranti e pubblici esercizi, nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra i rappresentanti locali della Lega e le associazioni di categoria, alla presenza dello stesso Gianluca d’Alessio per Confesercenti e del presidente Fiepet Toscana Franco Brogi. Il quadro che emerge è quello di una situazione al limite del tracollo, gestita a suon di Dpcm ,che ha danneggiato in modo strutturale la ristorazione. Da parte della categoria è arrivato un invito ai leghisti, che adesso fanno parte della nuova maggioranza di governo, per un impegno unitario volto a risolvere una volta per tutte i problemi di un settore che più di altri sta pagando a caro prezzo i danni della pandemia.
"A livello locale – dicono i dirigenti della Lega Susi Giglioli, Andrea Picchielli, Damiano Baldini e Marco Manuelli – ci impegneremo affinchè le misure di sostegno come l’abbattimento Cosap e riduzione tassa pubblicitaria, nei singoli comuni, siano estese anche per il 2021. Lavoreremo anche all’aperture a cena dei ristoranti in zona gialla, ma sarà necessario intervenire inoltre su normative chiare per il superamento della logica dei codici Ateco e per i ristori. Auspichiamo infine, come richiesto dalla regione Toscana, lo sblocco del Fondo di Riserva Regionale vincolato e degli accantonamenti, affinché gli stessi possano essere utilizzati per sostenere soprattutto imprese e famiglie".