Ritrovato un canto sul canottaggio: "Diventerà il nostro inno ufficiale"

Composto nel 1914 da Geremia Piazzano è emerso dall’attività di ricerca effettuata dal Museo Remiero. Il direttore Cresci: "La nostra intenzione è quella di registrarlo e di proporlo alla Federazione nazionale".

Ritrovato un canto sul canottaggio: "Diventerà il nostro inno ufficiale"

Ritrovato un canto sul canottaggio: "Diventerà il nostro inno ufficiale"

Un vero e proprio "Inno dei Canottieri" scritto e composto oltre un secolo fa. Che dopo essere inciso, potrebbe diventare l’inno ufficiale della Federazione Italiana Canottaggio. E’ una delle peculiarità emerse a seguito dell’attività di ricerca effettuata dal Museo Remiero, con una prima sintesi del lavoro che è stata illustrata venerdì scorso presso la Pubblica Assistenza nella rivista "Arno 2024" pubblicata nei giorni scorsi. Un volume che dovrà diventare una pubblicazione annuale, per stimolare la curiosità legata al canottaggio, alla cantieristica e alla storia di Capraia e Limite. E che ha fatto da apripista ad un’altra iniziativa realizzata anche con la collaborazione del Comune e della Società Canottieri Limite 1861, andata in scena sabato scorso nell’oratorio della Compagnia della Santissima Trinità: la presentazione di un canto popolare sul canottaggio risalente al 1914, composto dal musicista Geremia Piazzano. Un vero e proprio reperto emerso grazie alle ricerche del museo dicevamo, è che è stato eseguito musicalmente proprio in occasione dell’incontro di sabato: a far conoscerlo ai presenti ci hanno pensato il maestro Andrea Severi e il tenore Luca Canonici, riportando idealmente alla luce un inno sul quale si era posato il velo dell’oblio.

"L’Inno dei Canottieri è solo una delle particolarità emerse dagli studi che abbiamo condotto e che abbiamo svelato sulle pagine della rivista – ha premesso Marzio Cresci, direttore del Museo Remiero – questo perché pensiamo che un museo, per essere tale, debba fare ricerca. Per quel che riguarda il brano, il maestro che l’ha eseguito l’ha definita un’opera di livello elevato si per il testo che per la musica. La nostra intenzione è quella di registrare l’inno, rendendolo disponibile al pubblico e proponendolo alla Federazione nazionale. Potrebbe davvero diventare a nostro avviso l’inno ufficiale di una disciplina “storica“". Con tutta la visibilità ulteriore che ne deriverebbe per il territorio anche in chiave turistica. "Non dimentichiamo che Limite ospita la società di canottaggio più antica d’Italia – ha concluso Cresci - a riprova di come questa disciplina non sia nata ieri. E di come non sia solo il canottaggio inglese ad avere una tradizione solida, ma anche quello italiano. E ci sono prove storiche che lo testimoniano".

G.F.