
Rosso sempre attuale Le cassette postali non vanno in pensione ma diventano ’smart’
di Irene Puccioni
EMPOLESE VALDELSA
La vecchia cassetta postale, quella dove venivano imbucate lettere e cartoline quando social e mail non erano ancora stati inventati, non ha proprio intenzione di andare in pensione. Anzi, nonostante tutto intorno sia mutato, trasformato, lei resiste. A dirlo sono i numeri forniti da Poste Italiane. Sull’intero territorio dell’Unione dei Comuni sono ben 135 le vecchie buche delle lettere. Quelle scatole di metallo rosse, leggermente bombate, spesso soffocate da graffiti, aggrappate ai muri delle nostre città, con la dicitura "posta".
All’epoca del web, delle mail e di whatsapp sono rimasti pochi quelli che continuano a "imbucare". Ma del resto, nonostante si vada verso la smaterializzazione dei processi burocratici, il cartaceo continua ancora a dare più certezze. E allora, quando capita di dover spedire la copia "originale" di un documento, si ricorre ancora alla busta con l’affrancatura. La posta, negli anni, è diventata ‘prioritaria’, ‘celere’, ma non diretta. E quindi, lettera o cartolina che sia ciò che vogliamo mandare a un ufficio o a un amico, sempre da quello strano contenitore deve passare prima di arrivare a destinazione.
Nel comune di Empoli le cassette postali per spedire la corrispondenza sono 35. La prima che balza agli occhi è all’ingresso della stazione ferroviaria. Il box rosso porta i segni del tempo. Ha una sola fessura. Quindi si tratta di un ‘modello moderno’, perché precedentemente le cassette di impostazione avevano due feritoie: una per la città e un’altra per la posta destinata per fuori. Chissà quante buste alla settimana riceverà? Ma anche fosse soltanto una, il servizio non verrà toccato.
Spostandoci in Valdelsa il record di numero di buche attive ce l’ha Castelfiorentino con 17 cassette rosse. Nel comune di Fucecchio, invece, ce ne sono 16. A Certaldo, tra capoluogo e frazioni, se ne contano 14; mentre Vinci e Cerreto Guidi ne hanno 10 a testa distribuite sul territorio comunale. Anche il comune di Montaione è piuttosto fornito: sono 8 le iconiche cassette rosse dove si possono imbucare lettere e cartoline. Stessa dotazione ce l’ha il comune di Montelupo Fiorentino. Montespertoli e Capraia e Limite, invece, ne hanno 6 ciascuno. Infine a Gambassi Terme ce ne sono 5. Le vecchie care cassette si trovano prevalentemente vicino alle stazioni e lungo le strade di maggior flusso pedonale. Restano forse uno degli ultimi baluardi del nostro passato: un servizio per i cittadini che tuttavia ha saputo stare al passo con i tempi diventando smart, intelligente. Poste Italiane sta infatti progressivamente sostituendo e installando le nuove cassette.
Uguali nella forma e nel tipico colore rosso, le buche postali di ultima generazioni sono un po’ più piccole e dotate di sensori utili per rilevare la temperatura, l’umidità, la pressione atmosferica, la quantità di polveri sottili e del biossido di azoto nell’aria. Tutti questi dati vengono regolarmente aggiornati durante la giornata. Le cassette smart sono anche in grado di inviare informazioni al palmare del portalettere sulla quantità di corrispondenza presente al suo interno. Questo ovviamente riduce l’impatto ambientale, perché evita il passaggio dell’operatore se la cassetta è vuota. In questa prima fase di ammodernamento sono interessati quattro comuni dell’Empolese Valdelsa: Gambassi Terme, Montaione, Certaldo e Castelfiorentino dove è stato installato il nuovo modello di cassetta postale.