
Rsa, l’inaugurazione. Centosessanta posti divisi in due blocchi . Da settembre a regime
Castelfiorentino, 31 maggio 2024 – A Castello ci sono adesso due nuove residenze sanitarie assistenziali da 160 posti letto complessive, intitolate a due figure "storiche" per Castello quali Mario Cappelli e Mario Cioni. Sono state inaugurate ieri e, come fatto sapere dall’amministrazione, saranno a quanto pare attivate in via definitiva a partire dal prossimo settembre, portando così definitivamente a compimento un investimento privato da circa 18 milioni di euro partito negli scorsi anni (che porta la firma dell’azienda veneta "Carron Spa").
A gestire le due strutture sarà invece la "Società Cooperativa Sociale Universiis" di Udine, mentre il futuro acquirente dell’immobile è rappresentato dal fondo francese Lifento.
I lavori, durati circa sedici mesi e chiusisi di recente, si sono sviluppati su una superficie complessiva pari a 17mila metri quadrati in un’area del Comune situata nella parte sud del centro abitato e compresa tra via Alicata, via Sant’Antonio, via Machiavelli, via Profeti, via Pertini e la SP4. Al taglio del nastro era presente anche il sindaco Alessio Falorni, che ha ricordato la ricaduta occupazionale che l’opera avrù sul territorio sulle base delle 120 assunzioni che sono state previste per il funzionamento delle due strutture.
Ciascuna Rsa avrà 80 posti letto a disposizione, occupando uno spazio complessivo di circa 8mila metri quadri con spazi cucina e lavanderie condivisi. Per entrambe le residenze sanitarie è oltretutto in corso l’iter autorizzativo pro-convenzionamento con il Sistema sanitario secondo le regole previste dalla Regione Toscana. Il piano ha previsto il recupero e la realizzazione di aree verdi a servizio delle strutture e della zona, oltre che la destinazione di diversi spazi alle attività ricreative e al tempo libero. "Finiture e arredi rispondono agli standard qualitativi dell’hotellerie, mentre il livello delle dotazioni sanitarie è a nostro avviso sempre più assimilabile a quelle ospedaliere. Opere come questa, che vanno a soddisfare una esigenza di interesse pubblico – ha chiosato Diego Carron, presidente del gruppo Carron Spa - sono un esempio di collaborazione fra ente Pubblico e privato che, se verificata la fattibilità e la sostenibilità economica finanziaria, porta beneficio a tutta la comunità".