
. Salvataggio da parte dei volontari di avannotti e piccoli pesci nella Pesa (. Germogli
Salvare il torrente Pesa. Parole ora in astratto visto che c’è acqua in abbondanza, purtroppo assai concrete fra appena tre mesi con la ‘tradizionale’ evaporazione estiva. Come? Sarebbe l’ora anche con i micro-invasi collinari. E’ stato questo l’obiettivo del vertice, promosso dal Comune di Montelupo Fiorentino, al quale ha partecipato Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, insieme ai suoi tecnici. Il Comune aveva già lanciato l’allarme su una situazione che reputa ormai non sostenibile. Ha però ricevuto un’ulteriore sollecitazione attraverso la mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale, su proposta del giovane consigliere diciannovenne Alessio Toccafondi con delega a strategie, tutela e uso delle risorse idriche. Perciò al vertice hanno preso parte lo stesso sindaco, Simone Londi, gli assessori Lorenzo Nesi e Simone Peruzzi (rappresentando così ambiente e protezione civile), il presidente del Consorzio di Bonifica ed ex sindaco Paolo Masetti e il consigliere Toccafondi.
Il sindaco Londi e l’assessore Nesi hanno chiesto all’Autorità di Bacino di fare una valutazione approfondita dei dati del bilancio idrico, partendo dal quadro delle concessioni e dei prelievi in essere nel bacino, di rinnovare forme di collaborazione con l’Autorità per restaurare e ripristinare la morfologia fluviale e il corridoio ecologico della Pesa nella bassa valle in sinergia con le proposte avanzate nell’ambito del bando regionale sulle infrastrutture green e con progetti che interessano l’intero sottobacino. Richiesto anche un intervento dell’Autorità per la soluzione dei problemi legati ai rifiuti flottanti che si accumulano in prossimità della centrale idroelettrica di Camaioni, sull’Arno. Il presidente Paolo Masetti ha ribadito l’impegno nel Contratto di Fiume della Pesa, di cui ha favorito la nascita, soprattutto - ecco uno dei punti chiave - sull’innovativo progetto dei micro-invasi collinari multifunzionali, che interessa l’intero Medio Valdarno, e la realizzazione delle nuove aree di laminazione già presenti nella pianificazione distrettuale (è stato approvato il progetto del secondo lotto, nella zona tra i comuni di Montespertoli e Scandicci).
Gaia Checcucci ha confermato l’attenzione e l’impegno diretto dell’Autorità su tutti questi temi: l’Autorità di Bacino si coordinerà nelle prossime settimane con gli uffici della Regione, dell’Autorità Idrica, dei gestori del servizio idrico e della Bonifica per mettere a punto gli strumenti per la gestione del bacino della Pesa e lo sviluppo sostenibile delle sue comunità territoriali. Un paio quindi gli aspetti da tenere sott’occhio: i prelievi (eccessivi, e ci sono sia quelli ufficiali che quelli non autorizzati) e finalmente mettere mano al piano dei micro-laghi. Un tempo ne venivano realizzati parecchi.
Andrea Ciappi