ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Brando, il cane eroe: si tuffa tra le onde e salva un ragazzo. "È stato fortissimo"

L’impresa dell’ex consigliere Sandro Petrillo e del suo golden retriever. Insieme hanno recuperato un giovane che rischiava di annegare. "Negli ultimi metri ero sfinito, mi sono affidato a lui e ce l’abbiamo fatta"

Brando, golden retriever di dieci anni, insieme al suo conduttore Sandro Petrillo

Brando, golden retriever di dieci anni, insieme al suo conduttore Sandro Petrillo

Empoli, 25 luglio 2023 – Fiuta il pericolo, sa essere forte anche quando l’acqua lo spinge giù, riesce a restare calmo. E il suo istinto lo spinge a sfidare le onde pur di aiutare chi sta annegando.

Empoli ha un eroe silenzioso: si chiama Brando, ha quattro zampe e salva le persone. L’ultimo intervento a Forte dei Marmi domenica pomeriggio quando il golden retriever di dieci anni, insieme al suo conduttore Sandro Petrillo di Empoli, ha tirato fuori dall’acqua un giovane uomo di oltre 90 chili. "Il mare era molto agitato e questo ragazzo era in preda al panico. Con Brando ci siamo tuffati e con grande forza l’abbiamo portato a riva sano e salvo", racconta Sandro, 49 anni, bancario con un passato in consiglio comunale a Empoli ma anche istruttore nazionale Sics (Scuola italiana cani di salvataggio). Nelle sue parole si percepiscono ancora i battiti, la concitazione del momento.

Sandro, quando si è accorto che qualcuno era pericolo?

"I due bagnini erano appena usciti in mare per salvare una ragazza che era finita in un canale di risacca a 50 metri dalla spiaggia. In quel momento ho preso la postazione dei bagnini che era rimasta incustodita. E poco dopo ho notato che più in là anche il compagno della giovane aveva bisogno di aiuto, era agguantato a una boa a 80 metri dalla riva, non riusciva a muoversi, era sotto choc".

E poi cosa è successo?

"Ho preso Brando e ci siamo tuffati. Lo abbiamo raggiunto, lo abbiamo tranquillizzato e messo in posizione di sicurezza. Non è stato facile perché il ragazzo era di corporatura molto robusta. L’aiuto di Brando è stato fondamentale per 2 motivi".

Quali?

"Ha saputo tranquillizzare il giovane, gli ha trasmesso calma. E poi è stato bravissimo negli ultimi venti metri, quando io non ce la facevo più dalla fatica. Lui invece è stato fortissimo. E alla fine il ragazzo si è salvato".

Lei e Brando siete degli eroi. Lo sa, vero?

"Non chiamatemi così. Ci addestriamo tutto l’inverno per essere pronti. Quando ti prepari tanto per fare una cosa, poi diventa la normalità".

Come funziona la preparazione?

"Servono due anni per avere il brevetto operativo. In nove anni di esperienza io e Brando abbiamo effettuato 5 salvataggi, tutti nella spiaggia maledetta di Ponente, complicata per la formazione dei fondali e per le forti correnti".

Cosa si può fare per evitare di mettersi in pericolo?

"Ascoltare di più i bagnini. C’è sempre qualche bagnante che nonostante le indicazioni si allontana troppo mettendo a rischio la propria incolumità e quella di chi lo soccorre".

Ogni quanto lei e Brando siete operativi sul campo?

"Facciamo attività di volontariato da giugno a settembre, ogni weekend. Proprio a Forte dei Marmi abbiamo un campo di addestramento dove formiamo ogni anno una quarantina di unità cinofile. Per Brando quest’anno sarà l’ultimo, poi consegnerà il testimone alla sua cucciola".

Cosa ha pensato dopo aver riportato a riva quel ragazzo?

"Che il mare lo devi rispettare. Ogni volta che mi tuffo in acqua per fare un salvataggio c’è sempre un momento iniziale in cui sembra che il mare ti voglia trascinare giù. Come se ti stesse studiando, vuole capire chi sei. Se lo rispetti ti lascia andare, altrimenti non ti perdona".