IRENE PUCCIONI
Cronaca

Odissea al San Giuseppe di Empoli: "Io, paziente cardiopatico per quattro ore in attesa"

Notte da incubo al pronto soccorso per un 73enne con vomito e diarrea: "Mi hanno lasciato solo e sporco. Così mi sono sentito davvero mortificato"

Il paziente è stato trasferito con un’ambulanza da Castelfiorentino al pronto soccorso del San Giuseppe (foto d’archivio)

Il paziente è stato trasferito con un’ambulanza da Castelfiorentino al pronto soccorso del San Giuseppe (foto d’archivio)

Empoli (Firenze), 7 luglio 2024 – “La cosa che mi fa più male è che mi hanno mortificato. Lasciare un anziano cardiopatico nell’indifferenza di tutti è terribile non lo auguro a nessuno. Non è accettabile, non si fa così". È ancora molto provato F.P., 73enne di Castelfiorentino, da anni con una valvola meccanica al cuore e sulla pelle un defibrillatore, dopo la notte da incubo trascorsa al pronto soccorso dell’ospedale di Empoli. L’uomo è arrivato al presidio di viale Boccaccio martedì scorso intorno alle 22 con un’ambulanza.

"Stavo male, avevo vomito e diarrea – racconta – così mio figlio mi ha portato alla guardia medica del Santa Verdiana di Castelfiorentino. Dopo la visita, considerato che sono un soggetto con patologia cardiaca, sono stato trasferito al pronto soccorso di Empoli per un controllo più approfondito. Arrivato in ospedale sono tornato di nuovo in bagno: la diarrea non mi dava pace. Quindi mi è stato fatto il prelievo del sangue, e siccome non mi reggevo in piedi da quanto ero debole mi hanno messo su un lettino e parcheggiato in una stanza insieme ad altre persone". F.P. ha atteso per ore che passasse qualcuno che chiedesse come si sentisse o se avesse avuto bisogno di qualcosa. "Fino alle 2 di notte non ho visto nessuno – prosegue l’uomo – Dalla mia postazione non potevo chiedere assistenza perché non c’era un campanello".

Il paziente , a causa del forte disturbo gastrointestinale, aveva perso molti liquidi e aveva sete. "Ad un certo punto ho visto passare una dottoressa e le ho chiesto se per favore mi poteva portare un bicchiere d’acqua. È stata gentile e la ringrazio, ma poco ho avuto un altro problema. Sono stato colpito da un nuovo attacco di diarrea e non riuscendo a raggiungere il bagno in tempo, mi sono ritrovato completamente sporco, nell’indifferenza di tutti. Soltanto verso le 2 è ricomparsa un’operatrice sanitaria con i risultati delle mie analisi. Sono stato dimesso nella notte con la raccomandazione di stare a riposo e seguire una dieta leggera per qualche giorno". Prima di uscire dal pronto soccorso l’uomo è riuscito a ripulirsi un po’, ma la sofferenza quella non se ne va. "Perché non mi hanno messo un pannolone visto i sintomi che accusavo? – si domanda – All’interno del reparto ho visto una situazione molto caotica. Barelle e poltrone era tutte piene. Chi è in servizio in questo modo non lavora bene e tutto ciò si riversa inevitabilmente sui pazienti. A mio avviso c’è bisogno di più personale, e servirebbe anche aprire dei punti di pronto intervento di prossimità in modo da alleggerire lo stesso pronto soccorso di Empoli".