Empoli, 29 gennaio 2019 - La procura di Firenze ha chiesto al gip l'archiviazione delle indagini per omicidio volontario relative alla morte di Sara Scimmi, la 19enne deceduta dopo esser stata investita nelle prime ore del 9 settembre 2018 a Castelfiorentino. Il fascicolo era stato aperto dopo un altro relativo all'incidente stradale per fare luce sulla possibilità ulteriore che qualcuno avesse potuto portare la giovane sul luogo dell'investimento, magari dopo averla aggredita.
Ma nessuno degli accertamenti investigativi avrebbe dato sostegno a questa ipotesi. Invece sull'incidente stradale la procura ha chiuso le indagini sul conducente di un tir, 49enne residente nel Pisano, accusato di aver travolto la ragazza. Al camionista sono contestati omicidio stradale colposo e fuga a seguito di omicidio stradale. L'uomo andava oltre il limite di velocità e si sarebbe accorto troppo tardi - a distanza di 30 metri - della ragazza. Dopo un tentativo di frenata di circa quattro secondi, l'avrebbe travolta ma poi - anziché fermarsi - proseguì la corsa.
Forti critiche dalla sorella della vittima, Giulia Scimmi, che si sfoga su Facebook. La ragazza è convinta che Sara sia stata uccisa volontariamente e in vari post accusa gli inquirenti di non aver fatto abbastanza per individuare un'auto, a suo dire sospetta, che si allontana e di non aver effettuato accertamenti su tracce di Dna maschili trovate sotto le unghie di Sara. E chiede perché tali tracce genetiche non siano state comparate con due profili.