YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Scandalo Keu, l’inchiesta “Montaione è pulita“. Il sindaco Pomponi: "Vogliamo i documenti"

Il primo cittadino del comune valdelsano: "Nessuno ci ha comunicato in maniera ufficiale e con i necessari certificati che il territorio, prima indicato come contaminato, in realtà non necessita di bonifica".

Il sindaco di Montaione, Paolo Pomponi

Il sindaco di Montaione, Paolo Pomponi

Inchiesta Keu: a distanza di tre anni, la dichiarazione giunge inaspettata agli uffici comunali di Montaione. Sono parole nette e ferme, quelle dell’assessora regionale all’ambiente Monni. "Sul tratto della Sp 26 Delle Colline-Castelfalfi nel comune di Montaione, così come in altri tre siti della Toscana, è stata confermata l’assenza di potenziale contaminazione delle matrici ambientali". Non vi sarebbe alcuna traccia di contaminazione, "per cui non vi è necessità di bonifica". È quanto affermato giorni fa da Monia Monni rispondendo all’interrogazione della consigliera Elena Meini (Lega) sulla bonifica dei 14 siti inquinati su tre province (Pisa, Firenze e Arezzo), due dei quali interessano l’Empolese Valdelsa. Tra i Comuni e gli enti costituitosi parte civile in uno dei processi più importanti degli ultimi anni in Toscana – quello per far luce sugli scarti dei rifiuti conciari di Santa Croce sull’Arno, affidati ad aziende reputate collegate alle cosche di ‘ndrangheta e finiti sotto la strada regionale 429 e in altri cantieri edili – c’era anche Montaione. Stando alle dichiarazioni di Monni, il cantiere per la manutenzione straordinaria della sp 26 (tra San Vivaldo e Castelfalfi) non avrebbe mai rappresentato un pericolo. Mentre mezza Toscana è stata oggetto di monitoraggio, grazie a un’attività ricognitiva di Arpat in connessione con la Procura di Firenze, nelle aree in cui è stato ipotizzato l’impiego di materiale potenzialmente dannoso per l’ambiente, Montaione uscirebbe pulita dallo scandalo Keu. "La notizia, seppur positiva, ci è giunta a sorpresa – commenta il sindaco montaionese Paolo Pomponi – Siamo stati convocati più volte dalla Regione per ricevere aggiornamenti ma stavolta nessuno ci ha informati. Ne prendiamo atto - prosegue Pomponi - Certi che sul tratto di nostro interesse saranno stati eseguiti i dovuti controlli. Ma non abbiamo avuto esito di nessuna analisi. Non abbiamo documenti a supporto".

Sulla strada che collega Castelfiorentino al confine con Montaione, era già stato escluso il rischio inquinamento delle falde acquifere. "Fa piacere apprendere che, come intuito dalle interlocuzioni precedenti, non ci sarebbe nessun pericolo e che la strada provinciale non sarà tra i siti oggetto di bonifica. Ma- solleva il dubbio, Pomponi: "Non capiamo allora quale sia la nostra posizione all’interno del procedimento penale in corso. Se non ci sono mai state contaminazioni, a quel punto aver accostato il nome di Montaione alla vicenda Keu avrebbe provocato a noi un danno di immagine. Ci sarà da capire come muoversi. Dispiace non aver ricevuto conferma dai canali ufficiali. Richiederemo l’esito di analisi e verifiche che certificano quanto detto. A quel punto non potremo che gioire per la chiusura di questo capitolo".

Mentre l’inchiesta va avanti, Monni ha confermato "la messa in sicurezza del lotto V sulla strada 429" specificando che "la stratigrafia rilevata evidenzia tre strati: l’aggregato riciclato, non pericoloso, il terreno di riporto e il terreno naturale sui quali le analisi chimiche hanno mostrato conformità ambientali. La Regione ha stanziato complessivamente 15milioni di euro per tre siti, tra cui, appunto, la strada regionale 429 tra Empoli e Castelfiorentino".

Y.C.